LA STORIA
PADOVA Il silenzio assoluto, totale, profondissimo, e persino difficile

Martedì 11 Maggio 2021
LA STORIA PADOVA Il silenzio assoluto, totale, profondissimo, e persino difficile
LA STORIA
PADOVA Il silenzio assoluto, totale, profondissimo, e persino difficile da ri-creare, per lei è la normalità. E le piace tantissimo. D'altro canto è nata e cresciuta senza voci, senza rumori, senza suoni, tanto da non aver avuto per buona parte della sua vita la consapevolezza che esistessero. Sostituiti completamente dall'immaginazione. Ma se guardando il volto di una persona, e decifrando dal labiale i concetti che esprime, riesce a farsi un'idea di come siano tono e accento, quello che risulta stupefacente è che riesca a immaginare perfettamente pure la musica, al punto da suonarla in modo magistrale.
Giulia Mazza, 35 anni, friulana di Martignacco (Udine), dalla nascita è affetta da una forma di sordità profonda, che non le ha impedito però di diventare una bravissima violoncellista e di riuscire a parlare molto bene, grazie a un metodo innovativo che permette di percepire i suoni attraverso le vibrazioni dello strumento. Con un effetto di straordinaria suggestione per chi la ascolta e per chi la vede accarezzare le quattro corde fino a farle diventare le sue orecchie. Beethoven era diventato sordo, lei lo è sempre stata, ma per entrambi il miracolo della musica si compie.
Un'esistenza a luci e ombre quella di Giulia perchè, se da un lato è riuscita ad arrivare, grazie alla tenacia sua e della mamma, a parlare e a suonare nonostante il gravissimo deficit uditivo, dall'altro, benché provenga da una famiglia molto benestante, oggi non è in una situazione economica florida, anzi, e quindi non può permettersi di acquistare gli apparecchi acustici di settima generazione che le consentirebbero di sentire: da tre anni è immersa nel silenzio perchè quelli obsoleti di cui dispone le provocano acufeni insopportabili. I nuovi, però, li avrà a breve, grazie alla solidarietà scattata a fine marzo quando la sua vicenda è stata raccontata durante la trasmissione di Rai3 Che ci faccio qui, condotta da Domenico Iannacaone. L'appello lanciato è stato raccolto da Inner Wheel Club Padova Carf presieduto da Roberta Griggio e, in virtù della mobilitazione delle socie, culminata con la realizzazione di un service, i fondi sono stati reperiti e quindi sabato mattina alle 11 in Municipio a Padova si terrà una cerimonia per consegnare a Giulia l'assegno per comprare i dispositivi.
SABATO IN CONCERTO
E lei suonerà dal vivo in Sala Paladin la Prima suite di Bach in G major: Il preludio, Il Courante e La Sarabande. La sua famiglia è molto nota in Friuli. Il padre Stefano è figlio di Lamberto Mazza, ex presidente dell'Udinese Calcio ed ex proprietario della Zanussi. Ma la ricchezza a un certo punto è finita, così come il matrimonio con la madre di Giulia. Invece non hanno mai avuto il benché minimo tentennamento l'amore e l'ostinazione della genitrice, la quale non ha voluto per la figlia una vita fatta di sole immagini, I genitori si accorsero che era sorda quando aveva appena 8 mesi: alla nonna causalmente cadde una bottiglia di vetro provocando un frastuono assordante, che la piccina non avvertì. I successivi accertamenti confermano la sordità totale e quindi Giulia inizia a portare i primi apparecchi analogici, che tiene fino a tre anni fa, quando si vede costretta a eliminarli.
La madre fin dal primo momento decide di non mandarla negli istituiti per sordi, ma di farla seguire dalla musicoterapeuta di fama internazionale Giulia Cremaschi Trovesi, di Bergamo. «Mamma ha avuto ragione - commenta Giulia - perché la musica tira fuori la voce, aiuta ad aprirla ed è fondamentale per un bimbo che non sente e che rischia di averne una gutturale, un po' robotica».
«La storia di questa giovane spiega la presidente del Club Ostellari ci ha commosso, così come la forza, la tenacia e la dolcezza che la contraddistinguono, e il suo guardare alla vita come un grande dono nonostante il grave deficit uditivo». «Trovo straordinario - ha concluso l'assessore alla Cultura Andrea Colasio - come questa ragazza, vivendo nel silenzio assoluto riesca a essere una brillante musicista. Esattamente come accadde per Beethoven»,
Nicoletta Cozza
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