LA SITUAZIONE
VENEZIA Oltre 2mila contagi in Veneto. Che resta sì in zona

Venerdì 26 Novembre 2021
LA SITUAZIONE VENEZIA Oltre 2mila contagi in Veneto. Che resta sì in zona
LA SITUAZIONE
VENEZIA Oltre 2mila contagi in Veneto. Che resta sì in zona bianca, ma comincia a preoccuparsi per la tenuta del sistema ospedaliero: a Padova bastano altri quattro pazienti in terapia intensiva per determinare il passaggio in fascia 2, il che significa che tutti gli sforzi per smaltire le liste d'attesa accumulate da inizio pandemia dovranno fermarsi, perché uomini e mezzi saranno dirottati sull'intensificazione delle rianimazioni. Tutto questo mentre i prefetti stanno predisponendo i piani di controlli previsti dal Governo dopo l'approvazione del decreto sul Super Green pass, una norma di cui si attende il testo definitivo perché le bozze circolate fino a ieri sera si prestavano a differenti interpretazioni. Ad esempio, il trasporto pubblico locale: «Non è chiaro se il Green pass (quello base, quindi anche con il solo tampone) serva solo per i treni regionali o anche per gli autobus, aspettiamo il testo ufficiale del decreto», ha detto l'assessore veneta Elisa De Berti, anche se dal governo confermano che il QR è obbligatorio per tutti, rotaie e gomma. Un dato certo è che dovendo fare i controlli sui Green pass, le forze dell'ordine non potranno occuparsi di altri problemi legati all'ordine pubblico. «Adesso ci hanno dato questa priorità, vuol dire che molleremo su altri fronti», ammette il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto.
I DATI
Nelle ultime 24 ore in Veneto ci sono stati 2.066 nuovi casi di contagio da Covid-19 registrati a fronte dell'effettuazione di 24.888 tamponi molecolari e 97.550 antigenici. L'indice Rt è pari a 1,35, l'incidenza è 226,1 su 100.000 abitanti. L'occupazione dei posti letto è al 7% per le terapie intensive e al 6% per l'area medica. A confermare il peggioramento del Veneto è la Fondazione Gimbe: l'aumento dei nuovi casi è del 42,4%, mentre i soggetti attualmente positivi per 100.000 abitanti salgono a 464 rispetto alla settimana precedente. La provincia con la peggiore performance è Padova, con 274 positivi ogni 100.000 abitanti, seguono Treviso e Venezia, entrambe con 213. Quanto alle terapie intensive a Padova sono 30 i ricoverati (e con 34 si passa in fascia 2), a Treviso 10 (il limite è 19), Venezia 13 (23), Verona 13 (35).
L'APPELLO
«Il Veneto continua ad essere zona bianca - ha detto il governatore Luca Zaia - ma la situazione delineata dal report quotidiano richiede una riflessione importante. Siamo di fronte ad un lento e inesorabile incremento del contagio con proiezioni importanti rispetto alla crescita. Rimane fondamentale il rispetto delle regole, l'uso della mascherina, soprattutto in condizioni di assembramento, e dobbiamo continuare a impegnarci in un grande lavoro di squadra». Il governatore ha rinnovato l'invito a vaccinarsi: «Non viene meno l'invito alla vaccinazione con la terza dose per chi ha già maturato i requisiti. Ma un appello va fatto anche a non escludere la possibilità di vaccinarsi, secondo le indicazioni della comunità scientifica, con le prime dosi che quotidianamente continuano a essere inoculate. Qualora un cittadino abbia dubbi sul vaccino o sulla profilassi si rivolga al suo medico curante che, da esperto, potrà dare ogni indicazione utile».
IL SUPER GREEN PASS
Il nuovo decreto avrà bisogno di una serie di interpretazioni autentiche da parte del Governo. Ad esempio: cosa devono fare quelli che non hanno per il momento potuto completare il ciclo vaccinale per motivi di salute? Pare che basti l'esibizione del certificato del medico che attesti la non vaccinabilità, ma è chiaro che i ristoratori vorranno essere sicuri di non prendere la multa. E protestano già le mamme: se per andare a scuola non serve il Green pass, i ragazzi dovranno farsi il tampone per usare i mezzi pubblici?
I CONTROLLI
Mentre la Confcommercio Veneto, con il presidente Patrizio Bertin, lamenta il ritardo delle nuove misure («Si poteva intervenire prima»), adesso tocca alle prefetture preparare i piani d'azione per le verifiche. Che, come chiesto da Palazzo Chigi, dovranno essere costanti. «Adesso ci hanno dato questa priorità, molleremo su altri fronti, nessuno si lamenti se le cose andranno male in altri settori - ha detto il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto -. Nessuno è superman, tutto non si può fare». Arriveranno più uomini delle forze dell'ordine? «Non li abbiamo chiesti». Sottinteso: sarebbe stato inutile. Alternative? «Se si rispettano le regole non c'è bisogno di tanta polizia».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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