LA SITUAZIONE
VENEZIA Mentre le dosi somministrate superano quota 5 milioni,

Mercoledì 21 Luglio 2021
LA SITUAZIONE
VENEZIA Mentre le dosi somministrate superano quota 5 milioni, un ragazzo tornato dalla Spagna lotta per la vita contro il Coronavirus. Sono le due facce del Covid in Veneto, a un anno e cinque mesi dall'inizio dell'emergenza: il vaccino ormai ha messo sostanzialmente in sicurezza gli anziani, ma i giovani non immunizzati sono ancora nel mirino del patogeno. Così nella calura di luglio la Regione lancia la sua campagna d'agosto: da qui all'8 settembre sono a disposizione 270.000 posti per le inoculazioni, con l'obiettivo di raggiungere a ottobre un'immunità di gregge attualmente stimata attorno all'82%-83% della popolazione.
I NUMERI
Fra vaccinati e prenotati, attualmente risulta coinvolto nell'operazione il 71,3% della popolazione veneta, variamente compreso fra il 99% degli ultra 90enni e il 37% dei 12-19enni, passando per il 90% degli 80enni e dei 70enni, l'84% dei 60enni, il 75% dei 50enni, il 65% dei 40enni, il 57% dei 30enni e il 61% dei 20enni. Il dato effettivo è però quello dei residenti che hanno completato il ciclo, con la doppia dose o con l'iniezione unica, circa 2,2 milioni dei 5.003.933 complessivamente erogati: 46,2%. Oltre metà dei cittadini, perciò, è a rischio virus e soprattutto Delta, variante che pure a queste latitudini pesa sulla ripresa dei contagi: 600 nelle ultime ventiquattr'ore (429.388 dall'inizio) su 34.096 tamponi effettuati, con 239 ricoverati in area non critica (-2) e 20 in Terapia intensiva (+3), di cui una dozzina contabilizzata nel giro di due settimane.
I N OSPEDALE
Fra questi ultimi figura anche un 21enne di Monza, rientrato da Barcellona e atterrato al Catullo, «con sintomi molto gravi» riferisce l'assessore regionale Manuela Lanzarin. Ma c'è pure un 17enne che è finito in ospedale a Treviso. Cifre magari statisticamente poco significative, per i sostenitori dei grandi numeri, ma che nella loro singolarità non possono certo essere minimizzate, visto che si tratta comunque di malati. «La fascia più colpita sottolinea la zaiana è quella dai 15 ai 24 anni, non a caso la meno vaccinata. Nella maggior parte delle situazioni si tratta di asintomatici, o quasi, però non mancano le eccezioni. Ecco perché abbiamo emanato l'ordinanza che raccomanda fortemente il tampone per chi ritorna dai Paesi a rischio o, in generale, da fuori regione: serve una responsabilizzazione complessiva di fronte all'epidemia».
IN CAMPER
Le aziende sanitarie fanno la loro parte. Per esempio dall'inizio del mese l'Ulss 3 Serenissima ha rilevato un aumento delle infezioni pari al 531%: 48 fra il 1° e il 9 luglio, 255 fra il 10 e il 18 luglio, per un tasso di positività calcolato nell'1,3% e con un'età media fissata a 29 anni. Spiega il direttore generale Edgardo Contato: «Vanno sensibilizzati in particolare i più giovani, con un'azione di marketing che promuoviamo anche in camper, con cui andiamo a effettuare i tamponi anche nelle sagre e nei festival. Nel frattempo ci prepariamo allo stress test del 22 luglio, quando prevediamo di arrivare a 8.000 vaccini». Domani appunto toccherà anche a 210 senzatetto di Venezia e Mestre, per i quali pende una richiesta al comitato etico nazionale sull'utilizzo di Johnson&Johnson, il monodose che potrebbe rivelarsi più agevole per quella e altre categorie, come i marittimi che sono 1.200. In attesa di una risposta, vengono utilizzati Moderna (malgrado la fornitura di 40.000 dosi sia slittata al prossimo fine settimana) e PfizerBiontech (di cui oggi arriveranno fiale per 159.000 iniezioni).
LA MACCHINA
È così che è stata toccata la boa dei 5 milioni di somministrazioni. «Nonostante la carenza e la penuria di vaccini commenta il governatore Luca Zaia è il successo di una grande squadra. Voglio esprimere un grazie di cuore agli uomini e alle donne di questa grande macchina della sanità veneta: alle 1.600 persone che operano in 60 punti vaccinali, ai medici di base e alle farmacie. Il mio grazie non va solo agli operatori sanitari, ma va esteso anche a tutto il mondo del volontariato: alla Protezione Civile, a tutti, davvero tutti i volontari che la animano, alla Croce Rossa e a tutte le associazioni che supportano la nostra macchina». A proposito di farmacisti, il consigliere regionale azzurro Alberto Bozza rivendica il merito di Forza Italia nella loro mobilitazione: «Si concretizza il percorso iniziato con la nostra mozione».
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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