LA SITUAZIONE
VENEZIA In provincia di Treviso limitano gli spazi alle manifestazioni

Giovedì 4 Novembre 2021
LA SITUAZIONE
VENEZIA In provincia di Treviso limitano gli spazi alle manifestazioni dei No pass, ma nel resto del Nordest per ora nessuna limitazione modello Trieste anche se a Padova si prepara la stretta.
Il primo a partire è stato il sindaco di Treviso Mario Conte con un annuncio che ha preso in contropiede i No pass e No vax: «Piazza dei Signori non sarà più disponibile per ospitare le manifestazioni di protesta. Sacrosanto è il diritto di protestare, come sacrosanto è il diritto per tutti gli altri cittadini di vivere la città in serenità. Le manifestazioni possono essere fatte altrove, non nel cuore del centro storico». E il giorno dopo, in mezzo a un diluvio di insulti e minacce che hanno intasato i profili social del primo cittadino, sono arrivati in soccorso i colleghi dei principali centri trevigiani. Fabio Chies, sindaco di Conegliano, ribadisce la linea tracciata da Conte: «Noi le manifestazioni No pass le abbiamo già autorizzate in aree non centrali - spiega - siamo quindi in linea con quanto deciso da Treviso». Da Castelfranco, altro centro che nei mesi scorsi ha ospitato varie proteste di chi si oppone a Green pass e vaccini, arriva l'approvazione anche del primo cittadino Stefano Marcon: «Non ho nulla contro le manifestazioni pacifiche. Ma non bisogna per forza farle in piazza Giorgione. Se dovesse arrivarmi una richiesta in tal senso direi che sarebbe meglio andare altrove». E accanto ai Comuni si schiera anche l'Ascom: «Il sindaco di Treviso fa benissimo - spiega il presidente Federico Capraro -. Le ultime proteste in piazza dei Signori sono state un danno per tante attività. Non possiamo più permettercelo, soprattutto in vista degli eventi natalizi».
Padova: dopo 16 cortei contro il Green pass e la violenta protesta in Prato della Valle degli antagonisti contro il premier brasiliano Jair Messias Bolsonaro, le autorità, riunite ieri nel Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, stanno preparando la stretta. A far propendere per la linea dura, la preoccupante crescita dei contagi da Covid. Il Cosp, dopo aver ascoltato anche il direttore generale della Ulss 6 Euganea, Paolo Fortuna, che ha snocciolato i dati sulla situazione pandemica, ha deciso di aggiornarsi a martedì prossimo. Nel frattempo, però, le manifestazioni dei No pass arriveranno a 18: una è in programma per oggi e una per sabato. A favore del pugno di ferro l'assessore alla Sicurezza di Padova, Diego Bonavina: «Il diritto di manifestare è garantito dalla Costituzione, ma serve rispetto per la stragrande maggioranza della popolazione che vuole tornare alla normalità». Ma anche il prefetto Raffaele Grassi ha evidenziato la necessità di studiare approfonditamente la questione. Commercianti e pubblici esercizi da tempo chiedono - e lo hanno ribadito ieri - un intervento delle autorità per liberare dalle manifestazioni il centro storico.
VENEZIA TRANQUILLA
A Venezia, dove ogni sabato alcuni manifestanti No pass e No vax si riuniscono in campo San Geremia sotot la sede della Rai, non sono in programma riunioni del Comitato per la pubblica sicurezza con il tema delle manifestazioni contro il Green pass al centro della questione. Eccezion fatta per il presidio fisso del sabato sotto palazzo Labia, sia la città che la provincia non hanno assistito a grandi adunate o a incontri tesi.
In Friuli Venezia Giulia, Pordenone non imita Trieste. Non ci sarà alcuna zona rossa per limitare o contingentare le manifestazioni contro il Green pass, che comunque nel Friuli Occidentale non hanno mai raggiunto i numeri toccati nel capoluogo giuliano. La decisione è stata presa ieri mattina. Accantonata l'idea di vietare con un'ordinanza la centrale piazza XX Settembre, com'è invece accaduto a Trieste con piazza Unità. «Non è stata ravvisata la necessità di varare provvedimenti di natura straordinaria», ha specificato il prefetto Domenico Lione. In realtà qualche limite in più ci sarà, ma la decisione non sarà diversa da quella già messa in campo durante il festival del libro Pordenonelegge. Per tutto il periodo degli eventi natalizi, infatti, le eventuali manifestazioni contro il Green pass dovranno traslocare per non interferire con le iniziative del Comune. Si tratterà di misure che saranno varate di volta in volta, di concerto con la Questura pordenonese. Nessun divieto a priori. Nessuna ordinanza, almeno per ora, anche a Udine. Il sindaco leghista Pietro Fontanini ha messo sul tavolo del Cosp la sua richiesta, che prevedeva il divieto di far arrivare le manifestazioni di protesta dei No Pass in piazza Libertà, nel cuore del centro storico udinese, per dirottarle altrove. Come spiega il Prefetto di Udine, Massimo Marchesiello, «per ora non si faranno ordinanze. Il sindaco, la sua richiesta, l'ha fatta legittimamente, ma abbiamo condiviso assieme al tavolo le soluzioni meno gravose sia per il sistema di ordine pubblico sia per la comunità civile soprattutto. A Udine per fortuna non abbiamo la situazione epidemiologica di Trieste e anche dal punto di vista dell'ordine pubblico tutti i cortei si sono svolti tranquillamente. Dobbiamo stare molto cauti. Bisogna andare gradualmente». Il sindaco comunque rivolge un appello «a evitare che cortei e manifestazioni pubbliche si svolgano in spazi ristretti come le vie del centro o piazza Libertà. A utilizzare luoghi più ampi». I No pass prima della riunione del Comitato avevano comunque fatto sapere che domani avrebbero fatto come sempre la loro manifestazione in piazza della Libertà alle 17 (e sabato a Trieste alle 14.30) in barba ad eventuali divieti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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