La rivincita di M5s e Pd: «Pensare che ci criticavano»

Martedì 11 Agosto 2020
LE REAZIONI
VENEZIA Il caso bonus nelle file della Lega ha il sapore della rivincita per le forze di opposizione. A cominciare dal Movimento 5 Stelle, ex alleato al Governo e strenuo avversario in Regione.
I PENTASTELLATI
Così i pentastellati chiedono al presidente Luca Zaia e al suo partito di ufficializzare i nomi dei percettori: «Magari scopriremo che sono gli stessi che si sono anche intascati le indennità di trasferta durante l'emergenza Covid. Magari ancora scopriremo che sono tra quelli che, facendo da megafono al loro capo Salvini, hanno tuonato contro i presunti ritardi del governo negli aiuti ai lavoratori autonomi», affermano Jacopo Berti, Simone Scarabel, Manuel Brusco ed Erika Baldin. Quest'ultima ironizza: «Bizzarro che i richiedenti il bonus, in Veneto, trovino posto tra le fila di chi criticava le misure emergenziali del governo durante l'emergenza Covid. Di giorno, nella Lega, giù strali in abbondanza, di notte davanti al sito Inps per fare domanda del bonus. Se fosse tutto vero, una contraddizione colossale, impossibile da giustificare».
I DEM
Stefano Fracasso, capogruppo del Partito Democratico, esclude casi simili fra i suoi: «Non mi risultano proprio. In ogni caso, non ho nessun problema di privacy: vengano svelati i nomi, tanto sono già pubbliche le nostre dichiarazioni del redditi, le nostre situazioni patrimoniali, le nostre presenze». Duro il giudizio del dem Graziano Azzalin nei confronti di quanti hanno incassato i 600 euro: «Se la politica, oggi, non gode della stima e della fiducia di un tempo, qualsiasi sia il colore politico, è perché a praticarla ci sono persone così, di cui non abbiamo bisogno». (a.pe.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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