LA REALTÀ
ROMA Altro che ballo in mascherina nell'estate del coronavirus:

Lunedì 13 Luglio 2020
LA REALTÀ
ROMA Altro che ballo in mascherina nell'estate del coronavirus: il ballo è proibito, ma esplode oltre le regole manco fosse un remake di Footloose; la mascherina è obbligatoria, ma sta rapidamente sparendo, soprattutto tra i più giovani, ammassati nelle piazze o anche all'interno dei locali o degli stabilimenti.
APERITIVO
Quanto è sottile la differenza tra una discoteca all'aperto e un aperitivo, il dj che mette la musica, i giovani al tavolo che si alzano e cominciano a ballare? In Romagna il problema non si pone, la Regione ha dato il via libera alle discoteche all'aperto, con il famoso ballo di coppia consentito solo tra congiunti per salvare il liscio; ma nel Lazio sono ancora proibite. Però sul litorale romano, può succedere: aperitivo, musica, ballo, la differenza è - come dire - sfumata. E mantenere le distanze mentre risuonano i tormentoni di Irama, Elodie, Giusy Ferreri ed Elettra Lamborghini non è semplice. Assembramenti, certo. Oltre le regole: nella meraviglia di Mondello in Sicilia, ma anche nelle spiagge libere di Sabaudia o nei bagni dei lidi ravennati, le distanze si sciolgono al sole: quando intervengono i vari steward o agenti della polizia locale per provare a salvare il salvabile, i risultati sono deludenti. Ore 12,30, Ostia, altezza di piazzale Magellano: l'immagine scattata ieri mostrava centinaia di bagnanti in spiaggia sia nella parte libera sia in quella degli stabilimenti. Ed era perfettamente sovrapponibile a quella che avremmo scattato alla stessa ore il 12 luglio del 2019. Nessuno ha la mascherina, le distanze sono un'illusione, non sembra l'estate del coronavirus. Nei lidi romagnoli, i Bagni, a volte rispettano le regole delle distanze, a volte le buone intenzioni vengono spazzate via dopo pochi giorni. Racconta una famiglia in vacanza: «All'inizio il fatto che l'ombrellone costasse di più non ci pesava, perché avremmo avuto più spazio; ma poi rapidamente, dopo qualche giorno, le distanze sono sparite». Ovunque, la ricerca di trasgressione, marchio di fabbrica dell'estate, è ancora più impellente (e incosciente): all'Argentario, nel Grossetano, una festa abusiva in una villa con 350 persone è stata interrotta dai carabinieri. Sabaudia, in provincia di Latina, vede nei fine settimana l'assalto dei romani (ma non solo), perfino più numerosi del passato a causa dello stop ai viaggi all'estero, e si crea un doppio problema: da una parte, negli stabilimenti che tentano di rispettare le regole, diviene difficile limitare gli accessi all'ora dell'aperitivo; nella spiaggia libera, assai estesa, il rispetto delle distanze spesso non c'è. Ma l'estate della prudenza perduta, anche se il coronavirus non è andato in ferie, non si sta sviluppando soltanto al mare. Immagini di movida senza distanza e senza mascherine rimbalzano da tutta Italia; a Roma il Campidoglio è intervenuto con delle barriere mobili per limitare gli assembramenti a suon di musica a piazza Trilussa, Trastevere. Ma l'altra notte, secondo round, tra ragazzi (ma non solo) che sfrecciano sui monopattini e rari eroi che continuano a indossare la mascherina. Raccontano dalla Polizia di Roma Capitale: «Abbiamo chiuso una discoteca e isolato alcune aree in zone della movida a causa di assembramenti, come piazza Trilussa e piazza Bologna dove le pattuglie hanno chiuso nuovamente tutto per un po', dopo aver proceduto a disperdere la folla»
Mauro Evangelisti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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