LA PROGRAMMAZIONE
VENEZIA Se arriveranno i vaccini, se non ci saranno interruzioni nelle forniture, se le previsioni saranno confermate: fatte queste premesse, i liceali che si apprestano a sostenere la maturità possono già segnarsi la data nel diario: prima l'esame, poi la vacanza, poi l'Università. E, in mezzo, una bella puntura al braccio sinistro per liberarsi dall'incubo del Covid. I giovani dai 19 ai 16 anni saranno gli ultimi a essere vaccinati, ma in Veneto hanno già una data indicativa da tenere libera per l'inoculazione del siero: dal 27 settembre al 17 ottobre la prima dose con il ciclo completato entro il 14 novembre. Le date sono contenute nel tabellone a colori chiesto dal governatore Luca Zaia e presentato ieri all'Unità di crisi della Protezione civile a Marghera. La nota critica è rappresentata dalle categorie fragili: la convinzione, dopo quanto affermato in tutti questi giorni ai punti stampa di Zaia e dell'assessore Manuela Lanzarin, era che conviventi e accompagnatori (caregivers) di disabili e soggetti vulnerabili avessero diritto al vaccino. Non è così. O meglio: ne hanno diritto in base alle priorità stabilite dal generale Francesco Paolo Figliuolo e dalla dottoressa Francesca Russo della Prevenzione del Veneto, ma a Palazzo Balbi la decisione è stata di dare la precedenza ai vecchi. In Veneto i conviventi e gli accompagnatori con meno di 70 anni devono cioè mettersi in coda.
IL CRONOPROGRAMMA
Come mostra la tabella pubblicata qui sopra, la Regione ha previsto i periodi di vaccinazione per ogni fascia di età. Sono date indicative e prudenziali, ha sottolineato l'ingegner Paolo Fattori, il dirigente regionale che su incarico di Zaia si è occupato della programmazione, perché, appunto, dipende dalle forniture. E qui va detto che il primo trimestre 2021 per il Veneto si è chiuso con -10,62 delle consegne, mentre aprile, essendo per ora saltati i sieri J&J e CureVac, è a -51%. «Non sono neanche date che danno diritto alla prenotazione», ha puntualizzato l'assessore Lanzarin. Ritenuti conclusi gli over 80 (chi non ha aderito può comunque prenotare quando vuole) e in corso fragili/accompagnatori e over 70, il Veneto comincerà a vaccinare i sessantenni dal 3 maggio, i cinquantenni dal 31 maggio, i quarantenni dal 5 luglio, i trentenni dal 2 agosto, i ventenni dal 28 agosto, i giovani 16-19 anni dal 27 settembre. Data presunta di fine profilassi dopo San Martino, il 14 novembre. Le limitazioni imposte a Jonhson & Johnson - non considerato nel piano vaccinale - riducono comunque fortemente la campagna di profilassi, soprattutto sul fronte delle farmacie. «Non è un piano sulla potenzialità della macchina vaccinale, ma sulla disponibilità di vaccini», ha detto Fattori. Ergo: potrebbe anche esserci una accelerazione.
LA POLEMICA
E veniamo ai disabili e ai fragili. Con ordinanza numero 6/2021, il commissario Figliuolo, in linea con il Piano nazionale del ministero della Salute approvato con decreto del 12 marzo 2021, ha disposto che la vaccinazione deve rispettare il seguente ordine di priorità: 1) persone di età superiore agli 80 anni; 2) persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla categoria 1, tabella 1 e 2 delle raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari; 3) persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni; 4) a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni ed a seguire tutte le altre. Occhio: non tutti i familiari conviventi, caregiver eccetera rientrano nella priorità di vaccinazione, ma solo quelli legati a soggetti fragili e/o disabili con determinate patologie o condizioni. Tradotto: non esiste che una persona col colesterolo alto sostenga di avere diritto al vaccino e con lui i propri conviventi. Ma un caregiver, se rientra nelle previste tabelle, sì.
Il punto è: il convivente, familiare o accompagnatore di una persona fragile o disabile ha diritto alla vaccinazione prima o dopo un settantenne sano? Ossia: perché la prenotazione e la vaccinazione dei conviventi e caregiver in tante Ulss del Veneto non è iniziata e possono invece prenotarsi e vaccinarsi persone di età tra i 70 e i 79 anni?
La domanda posta a Zaia ieri durante la conferenza stampa a Marghera ha prodotto nel pomeriggio la seguente risposta diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Balbi. Testuale: Il Servizio sanitario regionale sta seguendo e applicando le disposizioni dell'ordinanza del generale Figliuolo sulle vaccinazioni, che prevede il seguente ordine di priorità: persone di età superiore agli 80 anni, persone con elevata fragilità (estremamente vulnerabili e disabili), persone di età compresa tra 70 e 79 anni. E già qui si nota una omissione: il generale Figliuolo, alla categoria fragili, ha aggiunto i familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari. La Regione del Veneto non ne fa cenno.
Scrive la Regione: Tali soggetti (cioè over 80, fragili, disabili e over 70, ndr) hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19. Pertanto in questo momento la campagna di vaccinazione ha l'obiettivo prioritario di mettere in protezione queste categorie, tenendo tuttavia sempre conto dell'effettiva disponibilità di vaccini. E i caregiver? I familiari conviventi e i caregiver di alcuni soggetti estremamente vulnerabili e dei soggetti disabili, coerentemente con l'ordinanza del Gen. Figliuolo, sono compresi nelle categorie da vaccinare in questa fase: allo stato attuale, vengono vaccinati contestualmente alla persona vulnerabile o disabile se hanno un età maggiore di 70 anni. Diversamente, sono comunque presi in carico e saranno invitati dalla propria Azienda Ulss nel più breve tempo possibile in base agli arrivi delle dosi di vaccino. Tradotto: se i familiari e gli accompagnatori dei fragili sono over 70 vengono vaccinati, sennò aspettano. Non è esattamente quello che ha stabilito Figliuolo, ma il Veneto ha deciso così.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA Se arriveranno i vaccini, se non ci saranno interruzioni nelle forniture, se le previsioni saranno confermate: fatte queste premesse, i liceali che si apprestano a sostenere la maturità possono già segnarsi la data nel diario: prima l'esame, poi la vacanza, poi l'Università. E, in mezzo, una bella puntura al braccio sinistro per liberarsi dall'incubo del Covid. I giovani dai 19 ai 16 anni saranno gli ultimi a essere vaccinati, ma in Veneto hanno già una data indicativa da tenere libera per l'inoculazione del siero: dal 27 settembre al 17 ottobre la prima dose con il ciclo completato entro il 14 novembre. Le date sono contenute nel tabellone a colori chiesto dal governatore Luca Zaia e presentato ieri all'Unità di crisi della Protezione civile a Marghera. La nota critica è rappresentata dalle categorie fragili: la convinzione, dopo quanto affermato in tutti questi giorni ai punti stampa di Zaia e dell'assessore Manuela Lanzarin, era che conviventi e accompagnatori (caregivers) di disabili e soggetti vulnerabili avessero diritto al vaccino. Non è così. O meglio: ne hanno diritto in base alle priorità stabilite dal generale Francesco Paolo Figliuolo e dalla dottoressa Francesca Russo della Prevenzione del Veneto, ma a Palazzo Balbi la decisione è stata di dare la precedenza ai vecchi. In Veneto i conviventi e gli accompagnatori con meno di 70 anni devono cioè mettersi in coda.
IL CRONOPROGRAMMA
Come mostra la tabella pubblicata qui sopra, la Regione ha previsto i periodi di vaccinazione per ogni fascia di età. Sono date indicative e prudenziali, ha sottolineato l'ingegner Paolo Fattori, il dirigente regionale che su incarico di Zaia si è occupato della programmazione, perché, appunto, dipende dalle forniture. E qui va detto che il primo trimestre 2021 per il Veneto si è chiuso con -10,62 delle consegne, mentre aprile, essendo per ora saltati i sieri J&J e CureVac, è a -51%. «Non sono neanche date che danno diritto alla prenotazione», ha puntualizzato l'assessore Lanzarin. Ritenuti conclusi gli over 80 (chi non ha aderito può comunque prenotare quando vuole) e in corso fragili/accompagnatori e over 70, il Veneto comincerà a vaccinare i sessantenni dal 3 maggio, i cinquantenni dal 31 maggio, i quarantenni dal 5 luglio, i trentenni dal 2 agosto, i ventenni dal 28 agosto, i giovani 16-19 anni dal 27 settembre. Data presunta di fine profilassi dopo San Martino, il 14 novembre. Le limitazioni imposte a Jonhson & Johnson - non considerato nel piano vaccinale - riducono comunque fortemente la campagna di profilassi, soprattutto sul fronte delle farmacie. «Non è un piano sulla potenzialità della macchina vaccinale, ma sulla disponibilità di vaccini», ha detto Fattori. Ergo: potrebbe anche esserci una accelerazione.
LA POLEMICA
E veniamo ai disabili e ai fragili. Con ordinanza numero 6/2021, il commissario Figliuolo, in linea con il Piano nazionale del ministero della Salute approvato con decreto del 12 marzo 2021, ha disposto che la vaccinazione deve rispettare il seguente ordine di priorità: 1) persone di età superiore agli 80 anni; 2) persone con elevata fragilità e, ove previsto dalle specifiche indicazioni contenute alla categoria 1, tabella 1 e 2 delle raccomandazioni ad interim, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari; 3) persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni; 4) a seguire, di quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni ed a seguire tutte le altre. Occhio: non tutti i familiari conviventi, caregiver eccetera rientrano nella priorità di vaccinazione, ma solo quelli legati a soggetti fragili e/o disabili con determinate patologie o condizioni. Tradotto: non esiste che una persona col colesterolo alto sostenga di avere diritto al vaccino e con lui i propri conviventi. Ma un caregiver, se rientra nelle previste tabelle, sì.
Il punto è: il convivente, familiare o accompagnatore di una persona fragile o disabile ha diritto alla vaccinazione prima o dopo un settantenne sano? Ossia: perché la prenotazione e la vaccinazione dei conviventi e caregiver in tante Ulss del Veneto non è iniziata e possono invece prenotarsi e vaccinarsi persone di età tra i 70 e i 79 anni?
La domanda posta a Zaia ieri durante la conferenza stampa a Marghera ha prodotto nel pomeriggio la seguente risposta diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Balbi. Testuale: Il Servizio sanitario regionale sta seguendo e applicando le disposizioni dell'ordinanza del generale Figliuolo sulle vaccinazioni, che prevede il seguente ordine di priorità: persone di età superiore agli 80 anni, persone con elevata fragilità (estremamente vulnerabili e disabili), persone di età compresa tra 70 e 79 anni. E già qui si nota una omissione: il generale Figliuolo, alla categoria fragili, ha aggiunto i familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari. La Regione del Veneto non ne fa cenno.
Scrive la Regione: Tali soggetti (cioè over 80, fragili, disabili e over 70, ndr) hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19. Pertanto in questo momento la campagna di vaccinazione ha l'obiettivo prioritario di mettere in protezione queste categorie, tenendo tuttavia sempre conto dell'effettiva disponibilità di vaccini. E i caregiver? I familiari conviventi e i caregiver di alcuni soggetti estremamente vulnerabili e dei soggetti disabili, coerentemente con l'ordinanza del Gen. Figliuolo, sono compresi nelle categorie da vaccinare in questa fase: allo stato attuale, vengono vaccinati contestualmente alla persona vulnerabile o disabile se hanno un età maggiore di 70 anni. Diversamente, sono comunque presi in carico e saranno invitati dalla propria Azienda Ulss nel più breve tempo possibile in base agli arrivi delle dosi di vaccino. Tradotto: se i familiari e gli accompagnatori dei fragili sono over 70 vengono vaccinati, sennò aspettano. Non è esattamente quello che ha stabilito Figliuolo, ma il Veneto ha deciso così.
Alda Vanzan
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