Vaccini anti Covid, la carica dei 50enni: oltre 176mila prenotazioni

Sabato 8 Maggio 2021 di Alda Vanzan
Vaccini anti Covid, la carica dei 50enni: oltre 176mila prenotazioni
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«Non intasatemi il cervellone», aveva supplicato il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Figuriamoci. Quando, poco prima delle 13, il governatore ha annunciato in diretta social e televisiva che di lì a tre ore sarebbero state aperte le prenotazioni per i baby boomer, stuoli di cinquantenni hanno estratto dal portafoglio la tessera sanitaria, ripassato a memoria il codice fiscale, ché quello ormai è come la data di nascita e le poesie di Pascoli imparate alle elementari, posizionato in bella vista le ultime sei cifre della Team. Fino a ieri nessuno sapeva cosa fosse, adesso è notorio che è la Tessera Europea di Assicurazione Malattia, magari non servirà per andare all'estero, ma è fondamentale per prenotare il vaccino. Non intasatemi il cervellone? Figuriamoci, il cervellone è andato in tilt.

Un'ansia da prestazione che ha presto esaurito i 4mila posti disponibili per oggi. Un esempio? L'Ulss 3 Serenissima di Venezia aveva riservato per i 50-59enni 300 posti per oggi e 500 per domani; poco dopo le 18 non c'era neanche più una goccia di siero da elemosinare. In serata è arrivato il consuntivo di Azienda Zero: 100 mila prenotazioni in due ore, con punte di 6mila ogni 5 minuti. Il Sistema continua a ricevere le richieste con un trend che non sembra ancora scendere. E a fine serata saranno 176.450. Un record. Ma chi non ce l'ha fatta a prenotare cosa deve fare? Semplice: riprovare. Con calma. Senza affanno. Perché, ha detto Zaia, i vaccini ci sono. E per tutti.


LE DOSI
«Fino al 9 giugno abbiamo 800mila posti, cioè tanti quanti i veneti di età compresa tra i 50 e i 59 anni», ha detto il presidente della Regione annunciando l'apertura dei calendari ai cinquantenni. La notizia era nell'aria: «Abbiamo più e più volte ripetuto che se i sessantenni avessero tardato a prenotare la propria seduta vaccinale avremmo valutato il da farsi. Quel poi vedremo è arrivato oggi». Con tre ore di anticipo - e tre giorni prima del via libera fissato dal commissario Figliuolo, la cui visita in Veneto è confermata per giovedì - ieri Zaia ha così annunciato l'apertura dei calendari per i cinquantenni. E i sessantenni che al momento sono fermi al 46,8% quanto a inoculazione della prima dose? «Se consideriamo anche le prenotazioni dovremmo arrivare al 65% di prima dose per la fascia di età tra i 60 e i 69 anni - ha detto Zaia -. È chiaro che se i sessantenni vogliono prenotarsi, possono farlo, esattamente come i settantenni, ma dovranno mettersi in coda assieme a tutti gli altri». Avessero tentato di prenotare ieri pomeriggio, si sarebbero pentiti amaramente di non averci pensato prima: il portale vaccinicovid.regione.veneto.it è andato subito in tilt, preso d'assalto da ogni dove della Regione. «Evitate di chiamare il call center», aveva anche ripetuto il governatore.


La vaccinazione dei cinquantenni è stata anticipata di oltre tre settimane, posto che doveva iniziare il 31 maggio. Parimenti, anche quella per i quarantenni dovrebbe partire prima del previsto: «Prima della fine di maggio», ha detto Zaia. Le forniture, al momento, sono assicurate: giovedì sera in magazzino c'erano 272mila dosi di cui 124mila Pfizer, 19.887 Moderna, 10.732 Johnson & Johnson, 117.355 AstraZeneca. La prossima settimana è previsto l'arrivo di altre 214mila dosi. Quanto all'utilizzo dei vaccini, a ieri erano confermate le indicazioni già note: AstraZeneca e Johnson & Johnson solo per gli over 60. Ma non è da escludere un nuovo dietrofront. Per AstraZeneca sarebbe il quarto dopo le precedenti tre indicazioni, ossia: under 55, under 65, over 60.

Sicurezza nelle aziende, tremila vaccinazioni al giorno tra i lavoratori. Già 40mila adesioni


IN FABBRICA
E dalla prossima settimana ci saranno dei Centri vaccinali aggiuntivi, quelli delle aziende che a proprie spese hanno messo a disposizione locali e personale non solo per i propri dipendenti, ma per chiunque: Luxottica a Belluno, Aermec a Verona, Marzotto a Valdagno. Lungo il litorale, poi, ci saranno altri Centri vaccinali, almeno uno per ciascuna località balneare, per mettere in sicurezza gli operatori turistici. Escluso per ora l'accesso diretto, gli attuali Centri vaccinali potrebbero modificare gli orari di apertura: Zaia ha chiesto ai direttori delle nove Ulss di monitorare le prenotazioni per capire se sarà il caso di allungare l'orario fino alla mezzanotte. «Ma dopo i cinquantenni, non escludo un liberi tutti», ha anticipato il presidente del Veneto invitando i quarantenni a stare pronti. «Io? Se mi attaccherò al computer per prenotare? Prenoterò sicuramente», ha detto Zaia ieri mattina rivelando l'esistenza di comitati che hanno promosso petizioni per obbligarlo ad assumere il siero e altri contrari: «Si faranno una guerra tra comitati», ha ironizzato. Poi, alle 18.03, anche il governatore è riuscito a trovare un posto: mercoledì pomeriggio a Godega.

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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