LA PROFILASSI
VENEZIA Dopo quella rivolta ai sessantenni, ecco l'ultima chiamata

Martedì 11 Maggio 2021
LA PROFILASSI
VENEZIA Dopo quella rivolta ai sessantenni, ecco l'ultima chiamata del governatore del Veneto Luca Zaia ai cinquantenni: «Correre nelle prenotazioni, bisogna correre. Abbiamo 60mila posti liberi da qui al 9 giugno e non intendo lasciarli tali». Fino all'annuncio avvolto dal mistero: «Non escludo novità a partire dalla prossima settimana». Zaia non si è sbilanciato, non ha voluto dire se aprirà in anticipo ai quarantenni o se, come molti indizi lasciano presupporre, ci sarà un liberi tutti. E cioè prenotazioni aperte a chiunque voglia vaccinarsi, senza più i paletti anagrafici. L'unica conferma arrivata ieri da Zaia è che, come indicato dal commissario per l'emergenza Figliuolo, che giovedì sarà in visita a Mestre, Padova e Verona, è che si dovranno completare le categorie che a un certo punto sono rimaste in sospeso, principalmente insegnanti e forze dell'ordine. «Procederemo in parallelo con le forniture di giugno».
LE ADESIONI
Sessantenni e cinquantenni sono le due coorti più numerose in Veneto. La stima, considerando le prenotazioni già effettuate, è di arrivare al 9 giugno con il 69% di copertura per la fascia di età 60-69 e il 61% di copertura per i 50-59 anni, ovviamente come prima dose. Restano ancora posti liberi: appunto 60.265 per i cinquantenni e 13.097 per i sessantenni. Nella giornata di domenica ci sono state 30.600 prenotazioni. Ieri, dato aggiornato alle ore 18, altre 29mila.
«Anch'io - ha detto il governatore Zaia - mi sono prenotato, l'ho fatto venerdì e, come tutti, all'inizio ho trovato il sistema intasato dalle tante richieste. Mi sono prenotato autonomamente, non sono un privilegiato, devo dire che la prenotazione è facilissima». Per il governatore appuntamento domani al Cvp di Godega alle 15.54.
Quanto alle categorie, restano ancora da vaccinare 38.570 disabili (27,4%), 57.622 vulnerabili (33.3%), 1.823 carabinieri (31%), 956 Guardia di finanza (31,5%), 157 addetti nelle carceri (37,7%), 871 poliziotti (28,8%), 728 agenti penitenziari (44,6%), 1.424 vigili del fuoco (40,8%), 39.183 insegnanti e operatori scolastici (37,2%).
LE MARCHE
Capitolo marche: il presidente Zaia ha confermato che il tipo di vaccino non si sceglie, per i cinquantenni al momento la disposizione è di somministrare Pfizer e Moderna, ma non è detto che questa disposizione rimanga tale nei prossimi giorni. «Potrebbe esserci una revisione con l'introduzione anche per queste fasce di età dei vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson. Non cosa succederà tra venti giorni, la circolare del ministero è in discussione».
35 GIORNI
Il Veneto, così come il Friuli Venezia Giulia, mantiene la disposizione sul richiamo: fino a venerdì scorso erano 21 giorni per Pfizer e 28 per Moderna e tali scadenze resteranno tali per chi ha fatto la prima dose entro venerdì scorso. Per chi, invece, ha fatto la prima dose a partire da venerdì scorso il richiamo è passato a 42 giorni. Altre Regioni, come il Lazio, hanno deciso di effettuare i richiami a 5 settimane, ossia 35 giorni e di cambiare la prenotazione avvisando i singoli. In Veneto non sarà così: fa fede il foglietto di carta avuto al Centro vaccinale dopo la prima dose, la data indicata - per alcuni dopo 21 giorni, adesso dopo 42 - resta confermata. A meno di disposizioni contrarie disposte dal livello centrale, non ci saranno cambiamenti.
IL REPORT
Alla mezzanotte di domenica in Veneto risultavano somministrate 2.049.106 dosi. Secondo Zaia, con lunedì 10 maggio si è sicuramente arrivati a 2 milioni e 100mila: «Considerato che la popolazione vaccinale nella nostra regione, dai 16 anni in su, è di 4,2 milioni, vuol dire che per domani (oggi, ndr) un veneto su due avrà avuto almeno la prima dose». Gli over 80 che hanno avuto almeno una dose sono il 96,7%, i 70-79enni sono l'80,9%, i 60-69enni il 56,9%.
«Ma se mi chiedete se tutto questo basti, dico di no: stiamo andando a scartamento ridotto, servono più vaccini». A ieri in magazzino c'erano 178mila dosi di cui 53mila AstraZeneca messi da parte per i richiami (e 3.500 del lotto piemontese ancora sotto sequestro). Domani è prevista la consegna di 207mila Pfizer.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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