La nuova tratta per arrivare in Italia passa a oriente, imbarchi in Turchia

Lunedì 13 Luglio 2020
IL FOCUS
ROMA Più di 7.600 chilometri separano il Punjab in Pakistan da Roccella Ionica in Calabria. Poche zone pianeggianti, molte montagne, diversi fiumi e un braccio di mare, il Mediterraneo con l'obiettivo di arrivare in Italia. Anche se il Bel Paese, nei piani dei migranti, rappresenta la porta dell'Europa, l'accesso verso la Germania. È questa la rotta orientale.
Una sorta di piano b rispetto alla Balcanica che, passando sempre dalla Turchia e attraversando i paesi dell'ex Jugoslavia, conduce verso Berlino.
IL LUNGO VIAGGIO
Ad ogni modo  il lungo tragitto inizia dal Pakistan, attraversa l'Iran e la Turchia. Da quest'ultimo paese le opzioni sono due: direttamente in Italia oppure prima si passa per la Grecia e, sempre via mare, successivamente si giunge in Puglia o in Calabria. Questo percorso, compiuto dai migranti, può durare da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno. Il costo pagato ai trafficanti è intorno ai 7 mila dollari. Oltre alla rotta Balcanica e a quella orientale ci sono altri tragitti seguiti dai migranti per approdare nel Vecchio Continente. Andiamo con ordine. In totale sono tre le rotte che contraddistinguono il Mediterraneo.
LE 3 ROTTE
La rotta centrale, che ha come basi di partenza tre direttrici: la rotta libica, la rotta tunisina ed infine la rotta algerina. Italia e Malta sono le nazioni maggiormente coinvolte dall'immigrazione relativa al Mediterraneo centrale. Per diversi anni è stato questo il principale percorso compiuto dalle popolazioni africane che vogliono raggiungere l'Europa. 
La seconda rotta è ribattezzata occidentale. Quest'ultima non ha l'Italia come meta di approdo, bensì la Spagna. Con partenza dal Marocco. In questo caso la gestione dei flussi è più complicata per via di confini terrestri e non solo marittimi tra i due paesi, dal momento che Madrid ha due enclavi Ceuta e Melilla in nord Africa.
Se la rotta centrale ha Lampedusa come luogo simbolo degli sbarchi, quella orientale ha l'isola greca di Lesbo assieme alle altre isole del Dodecanneso. L'Egeo infatti è la porta d'Europa per i migranti che provengono dal medio oriente, passando dalla Turchia. È questo il percorso compiuto dai pakistani per arrivare a Roccella Ionica. Chi salpa dai porti della Turchia raggiunge il territorio greco ed entra quindi in Unione Europea.
Tuttavia, come è stato precisato prima, la rotta orientale negli ultimi anni riguarda sempre più l'Italia: diverse barche a vela, che danno meno l'occhio rispetto ai gommoni, partendo dalla Turchia raggiungono, spesso indisturbate, le coste della Calabria, della Sicilia orientale e, in parte minore, della Puglia. 
IL RACCONTO
Ecco il racconto di un pakistano che ha percorso la rotta che dal suo Paese lo ha portato fino a Roma: «La maggior parte dei miei connazionali provengono dal Punjab. È una zona povera del Pakistan, perciò in molti migrano.
Prima di tutto si paga il viaggio, intorno ai 7mila dollari, in certi casi si può arrivare anche 15 mila. È ovvio che si vende tutto quello che si ha. Il primo passo è dirigersi verso il Belucistan, una regione montagnosa al confine tra il Pakistan e l'Iran.
Attraversarla non è facile. Bisogna stare attenti, spesso al confine la polizia spara. Una volta raggiunto l'Iran sali a bordo di un camioncino, un piccolo bus o un'auto. Di solito ci si dirige a Teheran. Nella Capitale o nei paesi limitrofi si può rimanere bloccati per diverso tempo. Ad ogni modo bisogna attendere e senza essere allertati ti prelevano e ti conducono alla frontiera con la Turchia. Questo è uno dei passaggi più pericolosi. Si rimane per parecchi giorni, può capitare anche per dei mesi, in case che sono vicine al confine tra i due Paesi.
Gli appartamenti si riempiono di numerose persone che non conosci. Senza essere avvisati di notte ti conducono in Turchia. Superare questo confine è più rischioso di quello tra Iran e Pakistan. Se vedono qualche cosa muoversi sparano senza sosta. Una volta superato si sale su altri mezzi di fortuna e si va verso la costa mediterranea attraversando il Paese da est a ovest. Di solito ti imbarcano su una barca a vela, più discreta dei gommoni per compiere l'attraversata. Ma in certi casi si va anche a bordo dei mercantili. Infine si arriva in Italia, Calabria, Puglia o Sicilia».
Giu. Sca
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci