LA GIORNATA
VENEZIA Transenne e controlli a Venezia e Vicenza, lavori in corso

Domenica 5 Aprile 2020
LA GIORNATA
VENEZIA Transenne e controlli a Venezia e Vicenza, lavori in corso a Padova, poche bancarelle a Rovigo, nessuna a Treviso, Belluno e Verona. Così le principali città del Veneto si sono presentate ieri, nel primo giorno di applicazione della nuova ordinanza firmata dal governatore Luca Zaia, che fino al 13 aprile rende più stringenti le regole sullo svolgimento delle vendite. Solo alcuni Comuni, infatti, sono riusciti ad attuare il piano prescritto della Regione, che prevede la perimetrazione dei banchi all'aperto, due varchi separati per l'ingresso e l'uscita, la sorveglianza sul rispetto delle distanze e l'utilizzo obbligatorio di guanti monouso e mascherine.
OPERATIVI
Tutte e quattro queste condizioni sono state garantite a Venezia, sia nella città storica che in terraferma, dove gli ambulanti hanno così potuto restare operativi. Anche lo storico mercato di Rialto, infatti, è stato transennato e sorvegliato dalla polizia locale, mentre i volontari della Protezione civile hanno predisposto alcuni tavoli per fornire informazioni e distribuire i dispositivi di protezione. «Ricordiamo l'uso obbligatorio di guanti monouso e mascherine ha ribadito il sindaco Luigi Brugnaro sempre garantendo la copertura di naso e bocca, come da nuova ordinanza della Regione. Rispettiamo bene tutti quanti le regole».
Uno schema simile è stato seguito a Vicenza, sia nelle piazze che al mercato ortofrutticolo, dove i vigili urbani sono stati supportati anche dalle guardie private di Pantera Security, che ha messo a disposizione gratuitamente il proprio personale. «Sarebbe stato più semplice chiudere i mercati ha commentato l'assessore Silvio Giovine anziché attivare questo articolato sistema di regolamentazione. Ma era giusto dare ai cittadini la opportunità di approvvigionarsi di prodotti freschi vicino a casa e, al tempo stesso, assicurare agli ambulanti di generi essenziali la possibilità di lavorare al pari degli altri commercianti».
IN PARTE
Invece a Padova polizia locale e Protezione civile hanno dovuto occuparsi solo dello storico mercato sotto il Salone. Per la prima volta, infatti, i banchi dell'ortofrutta non sono stati allestiti in piazza delle Erbe, così gremita una settimana fa da scatenare prima le polemiche social e poi la stretta regionale. Ma le vendite riprenderanno da domani, secondo quando deciso in una riunione operativa presieduta dal sindaco Sergio Giordani. «Abbiamo sempre voluto rispettare le regole e fare le cose per bene ha dichiarato l'assessore Antonio Bressa così ci siamo presi il tempo necessario. Abbiamo dovuto approvvigionarci di migliaia di guanti monouso per darli a tutte le persone che si recheranno ai mercati e ora siamo perfettamente in linea con quello che ci è stato richiesto. Per quanto riguarda gli operatori che non hanno potuto lavorare, ma magari avevano già comprato la merce, abbiamo fatto una riflessione sulla perdita che hanno dovuto subire e insieme al Mercato agroalimentare di Padova daremo un ristoro di 300 euro per ognuno».
Anche a Rovigo c'è stata un'attività solo parziale. La nuova organizzazione ha funzionato soltanto per le bancarelle di Campagna Amica, vale a dire il mercato dell'agricoltore in quartiere Tassina, con un afflusso peraltro piuttosto moderato.
FERMI
Tutti fermi invece gli altri capoluoghi di provincia. Fino a Pasquetta compresa resteranno sospesi tutti i mercati di Treviso: il bisettimanale del martedì e del sabato, quelli di quartiere e pure l'appuntamento giornaliero in Pescheria. Infine a Verona un'ordinanza del sindaco Federico Sboarina ha esteso la sospensione di tutti i mercati su aree pubbliche pure alla vendita di generi alimentari esercitata nei posteggi e a quella effettuata in forma itinerante, anche se svolta direttamente dai produttori agricoli.
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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