LA GIORNATA
VENEZIA La campagna di vaccinazione in Veneto tocca quota 2 milioni. Tante sono le dosi che le aziende sanitarie sono arrivate a somministrare in queste ore: venerdì sera il conto della Regione era approdato a 1.972.944 e ieri pomeriggio l'aggiornamento della struttura commissariale ha raggiunto 1.988.702, per cui l'arrotondamento è stato inevitabile. Finora sono invece 479.282 le iniezioni totalizzate in Friuli Venezia Giulia, al termine di una giornata che a Nordest ha visto un'ulteriore flessione delle curve dei contagi, dei ricoveri e dei decessi.
NEI CENTRI
La situazione nei centri di vaccinazione in Veneto vede, secondo i dati regionali parziali, 1.382.089 prime dosi e 590.846 cicli completi, pari complessivamente all'utilizzo dell'89,8% delle forniture ricevute (90,7% secondo gli uffici del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo). Questo significa che più di un veneto su dieci (11,8%) può considerarsi pienamente immunizzato e quasi uno su tre (28%) è a metà dell'opera. Considerando le singole categorie, ha ottenuto almeno la prima somministrazione il 64,4% dei soggetti vulnerabili, il 70,3% delle persone disabili, il 96,6% degli ultra 80enni, il 79,7% dei 70-79enni e il 50,8% dei 60-69enni.
A proposito di età, quelli che scalpitano sono soprattutto i cinquantenni. Alle 18.30 di ieri erano 54.700 le prenotazioni giunte al portale regionale, prevalentemente per la fascia anagrafica 50-59 anni. Nelle prime 24 ore di apertura degli appuntamenti per la decade 1962-1971, complessivamente si sono prenotate nel sito 231.000 persone. I posti ancora disponibili alle 17.30 erano 86.000.
IL MONODOSE
Pure il Friuli Venezia Giulia vuole accelerare. Nel prossimo fine settimana verrà promossa a Codroipo la somministrazione di circa 2.000 monodosi, che dunque corrisponderanno già ad altrettante persone completamente immunizzate. «Una grande giornata di sensibilizzazione e di promozione della vaccinazione è la definizione del vicegovernatore Riccardo Riccardi che associa alla possibilità di inoculare il vaccino alle persone di età compresa tra i 60 e i 79 anni, anche la valorizzazione di un luogo simbolo della cultura regionale, ossia Villa Manin, dove verrà allestito per due giorni un hub in cui verranno somministrate le dosi di Johnson&Johnson. La vera novità di questa operazione è che la Regione utilizzerà, per la circostanza, il vaccino Janssen, che prevede la somministrazione di una sola dose».
IL BOLLETTINO
Intanto il bollettino in Veneto segnala 545 nuovi casi, per un totale di 417.207 dall'inizio dell'emergenza. Altri 2 morti portano la tragica contabilità a 11.420. I ricoverati scendono a 154 in Terapia intensiva (-9) e a 1.028 in area non critica (-35).
Il calo prosegue pure in Friuli Venezia Giulia, con 90 infezioni (in tutto 106.017) e 8 vittime (3.740 dal principio). I pazienti intubati passano a 21 (-7) e quelli accolti negli altri reparti a 157 (-18). Guido Sanguinetti, data scientist della Sissa, descrive un quadro «in netto miglioramento», in particolare per quanto riguarda i contagi ed i decessi: «La pressione sulle strutture sanitarie si mantiene stabile ad un livello ben al di sotto delle soglie di guardia. I dati di questa settimana non riflettono ancora le riaperture del 26 aprile. Rimane quindi ancora un'incertezza considerevole circa il consolidamento di questo miglioramento. A tal fine la settimana prossima e quella seguente saranno cruciali per iniziare a capire cosa ci riserverà l'estate».
LE RSA
Su questo sfondo, anche a Nordest via libera alle visite nelle Rsa. «Daremo esecuzione pressoché immediata al provvedimento, affinché si torni quanto prima alla normalità», annuncia il governatore veneto Luca Zaia. «È il coronamento di un importante e costante lavoro istituzionale della Conferenza delle Regioni», commenta il presidente friulgiuliano Massimiliano Fedriga.
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA La campagna di vaccinazione in Veneto tocca quota 2 milioni. Tante sono le dosi che le aziende sanitarie sono arrivate a somministrare in queste ore: venerdì sera il conto della Regione era approdato a 1.972.944 e ieri pomeriggio l'aggiornamento della struttura commissariale ha raggiunto 1.988.702, per cui l'arrotondamento è stato inevitabile. Finora sono invece 479.282 le iniezioni totalizzate in Friuli Venezia Giulia, al termine di una giornata che a Nordest ha visto un'ulteriore flessione delle curve dei contagi, dei ricoveri e dei decessi.
NEI CENTRI
La situazione nei centri di vaccinazione in Veneto vede, secondo i dati regionali parziali, 1.382.089 prime dosi e 590.846 cicli completi, pari complessivamente all'utilizzo dell'89,8% delle forniture ricevute (90,7% secondo gli uffici del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo). Questo significa che più di un veneto su dieci (11,8%) può considerarsi pienamente immunizzato e quasi uno su tre (28%) è a metà dell'opera. Considerando le singole categorie, ha ottenuto almeno la prima somministrazione il 64,4% dei soggetti vulnerabili, il 70,3% delle persone disabili, il 96,6% degli ultra 80enni, il 79,7% dei 70-79enni e il 50,8% dei 60-69enni.
A proposito di età, quelli che scalpitano sono soprattutto i cinquantenni. Alle 18.30 di ieri erano 54.700 le prenotazioni giunte al portale regionale, prevalentemente per la fascia anagrafica 50-59 anni. Nelle prime 24 ore di apertura degli appuntamenti per la decade 1962-1971, complessivamente si sono prenotate nel sito 231.000 persone. I posti ancora disponibili alle 17.30 erano 86.000.
IL MONODOSE
Pure il Friuli Venezia Giulia vuole accelerare. Nel prossimo fine settimana verrà promossa a Codroipo la somministrazione di circa 2.000 monodosi, che dunque corrisponderanno già ad altrettante persone completamente immunizzate. «Una grande giornata di sensibilizzazione e di promozione della vaccinazione è la definizione del vicegovernatore Riccardo Riccardi che associa alla possibilità di inoculare il vaccino alle persone di età compresa tra i 60 e i 79 anni, anche la valorizzazione di un luogo simbolo della cultura regionale, ossia Villa Manin, dove verrà allestito per due giorni un hub in cui verranno somministrate le dosi di Johnson&Johnson. La vera novità di questa operazione è che la Regione utilizzerà, per la circostanza, il vaccino Janssen, che prevede la somministrazione di una sola dose».
IL BOLLETTINO
Intanto il bollettino in Veneto segnala 545 nuovi casi, per un totale di 417.207 dall'inizio dell'emergenza. Altri 2 morti portano la tragica contabilità a 11.420. I ricoverati scendono a 154 in Terapia intensiva (-9) e a 1.028 in area non critica (-35).
Il calo prosegue pure in Friuli Venezia Giulia, con 90 infezioni (in tutto 106.017) e 8 vittime (3.740 dal principio). I pazienti intubati passano a 21 (-7) e quelli accolti negli altri reparti a 157 (-18). Guido Sanguinetti, data scientist della Sissa, descrive un quadro «in netto miglioramento», in particolare per quanto riguarda i contagi ed i decessi: «La pressione sulle strutture sanitarie si mantiene stabile ad un livello ben al di sotto delle soglie di guardia. I dati di questa settimana non riflettono ancora le riaperture del 26 aprile. Rimane quindi ancora un'incertezza considerevole circa il consolidamento di questo miglioramento. A tal fine la settimana prossima e quella seguente saranno cruciali per iniziare a capire cosa ci riserverà l'estate».
LE RSA
Su questo sfondo, anche a Nordest via libera alle visite nelle Rsa. «Daremo esecuzione pressoché immediata al provvedimento, affinché si torni quanto prima alla normalità», annuncia il governatore veneto Luca Zaia. «È il coronamento di un importante e costante lavoro istituzionale della Conferenza delle Regioni», commenta il presidente friulgiuliano Massimiliano Fedriga.
A.Pe.
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