L'ORDINANZA
VENEZIA Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato

Domenica 5 Aprile 2020
L'ORDINANZA
VENEZIA Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha firmato ieri una nuova ordinanza (è la numero 38 del 4 aprile) che integra quella del giorno prima (la numero 37 del 3), fissando da un lato nuovi divieti - la chiusura dei supermercati anche nel giorno di Pasquetta - e dall'altro allentando alcune restrizioni sia sul fronte della manutenzione del verde che sulla vendita dei materiali di cancelleria, ora possibile anche nelle tabaccherie.
LA CHIUSURA
La nuova ordinanza prevede la chiusura dei negozi di generi alimentari a Pasquetta. «C'è un vulnus nel testo dell'ordinanza di venerdì - ha spiegato il governatore Zaia - perché l'ordinanza chiude i supermercati la domenica, ma anche lunedì 13 è domenica, è festa». Il testo aggiornato prevede dunque la chiusura degli esercizi commerciali di vendita di generi alimentari nelle giornate di domenica 5 e 12 aprile e nella giornata del 13 aprile.
LA VENDITA
Poi ci sono due allentamenti dei divieti. Il primo riguarda gli articoli di cancelleria e cartoleria che non potevano essere venduti, cosicché interi scaffali nei supermercati esibivano merce non vendibile. Zaia ha accolto le istanze degli studenti e, nell'ordinanza di venerdì, ha detto che i supermercati possono vendere questa merce. Con l'ordinanza di ieri, l'integrazione: possono farlo anche i tabaccai. «Se ci sono altre attività aperte come le tabaccherie, che hanno un angolo in cui vendono cancelleria, possono venderla».
L'altra integrazione riguarda l'attività di manutenzione del verde: è ammessa in Veneto sia nelle aree pubbliche che in quelle private. «Per noi - ha spiegato Zaia - il verde è quello pubblico, ma è anche quello privato, ed è anche quello dei campeggi, per una messa a punto, speriamo, per i nostri operatori turistici».
Restano, invece, chiusi i vivai. «Il Dpcm permette l'acquisto di derrate alimentari, di farmaci o uscite per motivi inderogabili - ha detto Zaia - L'acquisto di piantine non è inderogabile, diamo possibilità di lavoro ai vivaisti tranne che aprire i garden ai clienti, ma è compresa la vendita agli angoli verdi dei grandi punti vendita, così come per la cancelleria». (al.va.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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