L'irritazione del premier: Di Maio mi tira in mezzo E resta l'ipotesi europea

Domenica 25 Agosto 2019
IL PUNTO
ROMA Non voleva, ma alla fine è dovuto intervenire per spingere in maniera molto chiara il Movimento verso l'alleanza con il Pd, tagliando ogni residuo ponte con la Lega di Matteo Salvini. Vale doppio il fatto che abbia chiuso al Carroccio parlando dal G7 di Biarritz, vista l'allergia a sovranisti ed euroscettici di buona parte dei leader presenti.
L'INCASSO
Se l'intenzione era quella di guadagnare altri punti di gradimento, Giuseppe Conte sembra esserci riuscito visto il plauso che incassa nel M5s e nel Pd mentre l'hashtag sul Contebis va al top su twitter. Ma la disponibilità dell'avvocato del popolo ad un Conte2 - come preferiscono chiamarlo i suoi - si era compresa già dal discorso tenuto in Senato il 20 agosto. Ciò che a Conte è piaciuto poco è il modo con il quale Luigi Di Maio ha usato il suo nome per avviare la trattativa con il Pd. Della resistenza del Pd di Zingaretti sul suo nome, Conte era ben consapevole, ma porre come condizione iniziale la sua permanenza a palazzo Chigi senza aver affrontato il nodo della squadra dei ministri e del programma, gli è sembrata da subito una mossa azzardata, se non il tentativo di liberarsi di un possibile incomodo. D'altra parte nei complessi giochi in corso nel Movimento, il presidente del Consiglio non è mai voluto entrare. Essere però esibito come una bandiera o tratteggiato come uno smanioso che trama per restare a palazzo Chigi, non si addice «all'uomo di Stato» che viene accolto al G7 con attestati di stima quasi imbarazzanti. «Uno dei migliori esempi di lealtà in Europa», lo definisce il presidente polacco del Consiglio europeo Donald Tusk. A Biarritz Conte, che non si muove certo da leader dimissionario, viene percepito come l'anti-Salvini. Ovvero come colui che ha inferto un devastante uppercut ai sovranisti e che ora attende che altri diano il colpo di grazia mettendo insieme un governo. Più che un problema, per un eventuale ritorno di fiamma con la Lega, Conte si è a poco a poco accorto di essere un'inaspettata risorsa per i pentastellati. Forse l'unico in grado di portare senza scossoni il M5S all'alleanza con i dem senza il rischio di una bocciatura da parte della piattaforma Rousseau. Il summit di Biarritz permette a Conte di incontrare più volte il presidente francese Macron e la cancelliera Merkel. Due leader notoriamente allergici al sovranismo leghista e che sembrano aver trovato - nel caos del sistema politico italiano - in Conte un leader rassicurante e in grado di ribadire la collocazione internazionale dell'Italia scossa in questi ultimi mesi di governo. Atlantismo ed europeismo. Due punti fondamentali che Conte ha ribadito nel discorso al Senato e che potrebbe tornare utile ricordare nel momento della scelta della squadra di governo. Conte c'è ed è disponibile, se occorre al Paese più che M5S. La stanchezza delle ultime settimane, la tentazione di tornare al proprio lavoro e agli affetti, resta ed è stata più volte confessata da Conte. E' per questo che ieri, più che ribadire - senza mai ammetterlo esplicitamente - la sua disponibilità, ha voluto chiudere di nuovo la porta in faccia alla Lega anche a costo di scavalcare Di Maio che continua a non dire parole definitive su un possibile ritorno di fiamma con il Carroccio. Per Conte quella esperienza, che non intende rinnegare, è alle spalle e di fatto invita Di Maio e Zingaretti a trovare un'intesa per una fase riformista e «avendo maturato un'esperienza diretta di governo - spiega dal G7 - credo di poter indicare quali siano i temi, e quali siano le soluzioni di cui il Paese ha bisogno». Un contributo che Conte potrebbe continuare a dare da palazzo Chigi o, se la trattativa con il Pd non lo dovesse permettere, magari in un altro ruolo. Al ministero degli Esteri, come ieri suggeriva più di un esponente grillino, o come commissario europeo qualora la delega rientri nelle competenze del professore di Firenze.
Marco Conti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci