L'ipotesi della messa la Vigilia alle 20 La Cei pensa ai tamponi per i sacerdoti

Mercoledì 2 Dicembre 2020
L'ipotesi della messa la Vigilia alle 20 La Cei pensa ai tamponi per i sacerdoti
IL CASO
CITTÀ DEL VATICANO Che sarà un Natale diverso ormai è chiaro a tutti. C'è persino sul tavolo l'ipotesi di una messa unica il pomeriggio del 24. L'eccezionalità del momento è stata ben sintetizzata nei presepi napoletani: persino le statuette dei pastori, muniti di mascherina, si dirigono verso la grotta di Betlemme ben distanziati.
Visto che col Covid non si scherza, la diocesi di Rimini (per ora è la prima, ma ne seguiranno altre) per rassicurare i fedeli più anziani sul fatto che le celebrazioni dell'Avvento sono sicure e poggiano su una piattaforma di assoluta responsabilità ha organizzato a tempo record uno screening pre-natalizio per fare tamponi molecolari ai suoi parroci e ai diaconi che servono messa, così come ai volontari che hanno il compito di sanificare e prendere la temperatura ai fedeli. L'allerta è massima.
«I dati diffusi negli ultimi giorni sul fronte della pandemia rilevano sensibili miglioramenti, ma ci dicono che ancora non ne siamo fuori. Non devono venir meno pertanto la responsabilità e la prudenza» fanno sapere i vescovi che anche ieri hanno sintetizzato la posizione comune raggiunta all'interno consiglio permanente. La consapevolezza di avere di fronte un passaggio difficile per tutto il Paese, le cui conseguenze sarebbero pesantissime se solo riprendesse una successiva ondata di contagi, rende la Cei realista e con i piedi ben piantati in terra.
Nessuno farà le barricate come in Francia se mai dovesse calare la scure di una misura restrittiva per la messa di mezzanotte da parte del governo. Persino Papa Francesco ha dato il buon esempio rinunciando al bagno di folla pre-natalizio in piazza di Spagna, l'8 dicembre, rompendo la lunga tradizione dell'omaggio mariano. Così quel giorno sotto la statua della Madonna ci saranno solo alcuni francescani a pregare ma senza le folle, le transenne, la passerella delle autorità cittadine, le telecamere, i curiosi.
PERICOLO
Il senso di quello che sta accadendo si può sintetizzare così: «Siamo tutti sulla stessa barca». In attesa di conoscere cosa deciderà il governo sulle misure di Natale, la Cei lancia messaggi ai cattolici molto chiari. Servono responsabilità e saggezza. La boutade del ministro che alcuni giorni fa aveva sentenziato che Gesù può nascere due ore prima, non viene nemmeno raccolta. L'orario della messa del resto è solo una misura convenzionale, a discrezione del celebrante. «Mentre alcuni interventi di ordine socio-economico stanno maturando nelle sedi istituzionali, i cristiani sono chiamati a rispettare tutte le norme precauzionali anti-contagio».
I vescovi hanno già immaginato qualora il coprifuoco restasse invariato di suggerire ai parroci di programmare una unica messa in tardo pomeriggio, prima di cena, per risolvere ogni problema il 24. I vescovi ormai hanno imparato a misurare il Covid che, comunque, resta un nemico insidioso per chiunque.
Franca Giansoldati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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