L'INIZIATIVA
VENEZIA Con 12 decessi e 174 casi confermati di infezione da virus

Sabato 15 Settembre 2018
L'INIZIATIVA VENEZIA Con 12 decessi e 174 casi confermati di infezione da virus
L'INIZIATIVA
VENEZIA Con 12 decessi e 174 casi confermati di infezione da virus West Nile in Veneto (ma se nel conto si inseriscono anche i casi probabili si arriva a 181), ecco che dalla Regione arriva un decalogo per essere correttamente informati. Un'iniziativa, però, che l'opposizione reputa tardiva, tanto da chiedere le dimissioni dell'assessore alla Sanità Luca Coletto.
Mentre procede l'attuazione del Piano Straordinario di disinfestazione finanziato con 500 mila euro dalla Regione, ieri l'assessorato alla Sanità e la Direzione Prevenzione del Veneto hanno lanciato una iniziativa di informazione rivolta ai cittadini, perché la vicenda dei contagi umani con il virus del Nilo Occidentale possa essere affrontata da tutti con consapevolezza e senza eccessivi allarmi. «Durante questa estate ha detto Coletto abbiamo sentito e letto un po' di tutto sulla comparsa di questo virus, spesso condito da sensazionalismo e da qualche fake news circolata soprattutto sul web. Per questo abbiamo chiesto ai nostri bravi tecnici ancora uno sforzo in più con un solo obbiettivo: diffondere la verità e rispondere alle domande più frequenti che la gente si è posta spinta dalla comprensibile preoccupazione. Sono tre pagine di domande e risposte molto semplici, che chiedo ai mass media di diffondere quanto più possibile».
Le informazioni sono scaricabili anche dai link della Regione e dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/igiene-e-sanita-pubblica e https://www.izsvenezie.it/west-nile-virus-veneto-facciamo-chiarezza/
Le informazioni partono dal perché si è intervenuti con un Piano straordinario di disinfestazione, spiegano che cosa vi è previsto, cosa si intende per intervento larvicida e adulticida, affrontano il tema della sicurezza dei prodotti utilizzati, indicano cosa può fare il singolo cittadino.
L'ACCUSA
Ma l'opposizione in consiglio regionale non si accontenta delle dieci domande e risposte. «La sottovalutazione dell'emergenza West Nile è sotto gli occhi di tutti, Coletto dovrebbe dimettersi», ha detto Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico. E ha attaccato la giunta Zaia per il ritardo con cui si è mossa la Regione dopo l'ennesimo episodio, questa volta a Treviso, con una ragazza di 25 anni ricoverata in rianimazione. «La tutela della salute dei propri cittadini dovrebbe essere la principale preoccupazione dell'amministrazione - ha detto Zanoni - La West Nile non è una novità di questa estate, i contagi vanno avanti da ormai dieci anni. Solo nel 2018 siamo a oltre 170 casi, eppure lo scorso 21 agosto in un comunicato stampa l'assessore Coletto sosteneva come non ci fosse alcun allarme e nei giorni successivi ha anche accusato l'opposizione di sciacallaggio. Partire adesso con un Piano straordinario di disinfestazione, finanziato con soli 500mila euro e dopo aver lasciato da soli i Comuni, è un palliativo fuori tempo massimo».
Replica dell'assessore Coletto: «Quante posizioni ha il Pd sulla questione del virus West Nile? Occupandomi di sanità, temo possa trattarsi di schizofrenia nella sua manifestazione politica». Di Zanoni, l'assessore ha detto che «arriva con una settimana di ritardo a sostenere l'esatto contrario di quanto chiesto ufficialmente dal gruppo consigliare del Pd della Lombardia che, in polemica con la giunta lombarda, a suo dire inerte sulla questione, indicava il Veneto come esempio da seguire». (Al.Va.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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