L'ELEZIONE
PADOVA «Ha vinto Daniela Mapelli, è una nuova pagina di

Sabato 19 Giugno 2021
L'ELEZIONE PADOVA «Ha vinto Daniela Mapelli, è una nuova pagina di
L'ELEZIONE
PADOVA «Ha vinto Daniela Mapelli, è una nuova pagina di storia per questa università». La notizia si diffonde nei corridoi di Palazzo Bo alle 18.37 e la professoressa di neuropsicologia, emozionatissima, entra nella sala dell'archivio antico alle 19.27. Si è fatta attendere 50 minuti. Anzi, si è fatta attendere 799 anni. Per la prima volta dal 1222 sarà una donna a guidare l'ateneo di Padova, uno dei più prestigiosi d'Europa. Così, pochi mesi dopo la nomina di Tiziana Lippiello a Venezia, le due principali università del Veneto si ritrovano entrambe a guida femminile. La nuova rettrice è stata proclamata ieri sera dopo il ballottaggio vinto con il 53,7% dei voti contro la docente di diritto amministrativo Patrizia Marzaro e dal prossimo 1 ottobre entrerà ufficialmente in carica. Ci sono voluti tre turni elettorali (sfidando anche i colleghi Fabrizio Dughiero e Marina Santi) per segnare una svolta storica nel secondo ateneo più antico d'Italia, tra i più longevi al mondo. E ora eccoci qui, davanti ad una professoressa di 55 anni di bianco vestita, che scioglie tre mesi di tensione abbracciando forte il rettore uscente Rosario Rizzuto. E c'è una nota lieta che riguarda tutta l'università, indipendentemente da chi oggi festeggia: l'altissima affluenza. Per la prima volta le elezioni sono state on-line e questo ha portato al voto 2.611 persone, oltre l'88% degli aventi diritto tra docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo, rappresentanti degli studenti e specializzandi (per la prima volta). Sei anni fa l'affluenza era stata sotto il 70%.
LE PRIME PAROLE
«Mai come ora, in questi momenti, i ritratti degli uomini che hanno guidato l'università di Padova mi sembrano restituire vividamente le loro storie, i loro pensieri e le loro speranze - sono le prime parole della nuova rettrice - Chissà se nel momento dell'elezione erano commossi, così come sono io, o magari sentivano già forte il senso di una dolce responsabilità. Dal prossimo ottobre potremo finalmente dire uomini e donne che hanno guidato l'Università di Padova. È un segnale importante, i tempi sono cambiati. In questo ateneo sono cresciuta e ho trovato persone che hanno segnato la mia vita. Fatemene ringraziare una per tutte: il mio maestro Carlo Umiltà» (noto docente di psicologia, ndr).
LE REAZIONI
Le prime congratulazioni sono del sindaco Sergio Giordani, che punta sulla continuità: «Padova ha bisogno di un grande gioco di squadra sul solco di quanto già avvenuto col Rettore Rosario Rizzuto che ha garantito sei anni di mandato caratterizzati da grande visione strategica e armonia con il tessuto sociale e istituzionale della città, voglio ringraziarlo della collaborazione, della stima e dell'amicizia, il suo lavoro ha contribuito a rendere Padova più dinamica e attrattiva».
Sarà continuità anche e soprattutto perché Daniela Mapelli fa già parte della squadra del rettore Rizzuto come prorettrice alla Didattica. E lo stesso rettore sorride: «Alla fine di una campagna elettorale intensa, posso esprimere la mia grande felicità per l'elezione della professoressa Mapelli, prima donna ed era ora alla guida dell'università di Padova. Donna di indubbie e straordinarie qualità, con una grande propensione all'ascolto e alla condivisione. Il suo lavoro ha contribuito fortemente nel posizionare l'Ateneo in fascia A, quella d'eccellenza. Sono certo che saprà guidare al meglio il nostro ateneo nel suo nono secolo di vita».
IL PROFILO
Laureata in Psicologia sperimentale a Padova nel 1991, la nuova rettrice ha studiato per due anni a Pittsburgh in Pennsylvania. Insegna neuropsicologia e riabilitazione neuropsicologica ed è già stata presidente del corso di laurea in Neuroscienze, direttrice del master in Neuropsicologia clinica e vice-direttrice della scuola di specializzazione in Neuropsicologia. Ora la carica più importante, che la porterà a festeggiare da protagonista gli 800 anni di storia del Bo. La bottiglia viene stappata, assieme al suo futuro pro rettore vicario Giancarlo Dalla Fontana, nella celebre basilica del Bo. Una stanza che trasuda di storia. Quella storia riscritta alle 18.37 di ieri.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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