«L'Autonomia va scritta meglio» Altro stop M5s

Martedì 21 Maggio 2019
«L'Autonomia va scritta meglio» Altro stop M5s
IL CONFRONTO
VENEZIA L'autonomia di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna era all'ultimo punto dell'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di ieri sera. Ma raccontano che nella bozza iniziale della seduta di Palazzo Chigi, l'autonomia proprio non ci fosse. E che quando, da Vicenza, in mattinata il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio se ne è uscito dicendo che «va scritta meglio» e dunque «si può aspettare una settimana», anche perché - aveva già detto - la Lega ha fretta di approvarla per coprire altri scandali, c'è stata la rivolta. Prima il governatore veneto Luca Zaia ha sfidato Giggino: «Di Maio se avesse il coraggio verrebbe in Veneto e riunirebbe tutti i veneti in una piazza, sono 2 milioni 328 mila quelli che hanno votato per l'autonomia e glielo dice in faccia». Poi il ministro agli Affari regionali Erika Stefani ha lanciato la bordata: «Dai Cinque Stelle ci sono solo alibi». Solo nel pomeriggio viene diffuso l'ordine del giorno del Consiglio de ministri. All'ultimo punto figura l'autonomia. Da Roma raccontano che il premier Giuseppe Conte, già accusato di pendere troppo dalla parte dei grillini, non potesse dare una sberla agli alleati leghisti.
LE ACCUSE
Ma prima dell'inserimento dell'argomento, sono volati stracci. «Stasera (ieri, ndr) i Cinque Stelle in Consiglio dei ministri si prenderanno la responsabilità di negare al Paese una riforma che avvicina finalmente le decisioni e quindi il controllo ai cittadini e che mira a garantire servizi migliori senza sprechi da Nord a Sud - ha tuonato il ministro Stefani - Purtroppo la confusione e le insicurezze pre-elettorali dei grillini e del loro leader fanno male al Paese. Un giorno dicono che il testo dell'Autonomia non c'è, il giorno dopo dicono che fa male al Sud, quindi il testo lo hanno letto, visto che lo criticano senza mai però dire nulla di concreto. Un giorno che solo il Nord si arricchirà, oggi invece che fa male al Nord. Nell'attesa che si chiariscano le idee ricordo che i cittadini che hanno votato al referendum e le Regioni meritano rispetto. Il lavoro che è stato fatto e al quale tutti i ministeri hanno partecipato per mesi, è serio ed equilibrato e l'autonomia è un punto imprescindibile del contratto di governo».
Interviene anche il governatore della Lombardia, il leghista Attilio Fontana: «Ha ragione Stefani: i nostri cittadini, che hanno votato sì all'Autonomia, meritano rispetto».
L'AGGIORNAMENTO
La reazione del M5s è una sonora sberla alla Lega, accusata di aver fatto male i compiti per casa: «La Lega riunisca i cittadini del Veneto, e magari anche quelli del resto d'Italia, e mostri lo scarno documento sulle autonomie che hanno prodotto fino ad ora. Sarebbe opportuno che facessero bene i compiti in casa invece ricorrere a scuse e alibi. Se dalla Lega vogliono additare qualcuno, lo facciano verso loro stessi. L'autonomia è nel contratto di governo e il Movimento 5 stelle ha detto chiaramente che va realizzata. Ma va fatta ma bene». Bene, come? «Va fatta - dice il M5s - rispettando principi come quelli di solidarietà, della perequazione, dando risposte puntuali sui fabbisogni standard e rispettando l'altro principio contenuto nel contratto che prevede la realizzazione di politiche per annullare il divario tra Nord e Sud. Dalla Lega diano risposte concrete e serie su questi punti, è tutto quello che chiediamo».
L'ATTESA
La quiete dopo la tempesta arriva alle 15.30 quando da Palazzo Chigi viene reso noto l'odg del Consiglio dei ministri. Una seduta convocata in due parti: alle 16 per alcune nomine e alle 20.30 per gli aspetti politici. L'autonomia c'è. «Fa bene all'Italia non al Veneto o alla Lombardia», dice il vicepremier leghista Matteo Salvini. «È un'ottima notizia e apre il cuore a una grande speranza», dice Zaia. A Rete 4, però, Di Maio non dà il via libera: «L'autonomia anche io la voglio solo che la si sta scrivendo in maniera frettolosa per presentarla prima delle europee. Non credo ci debba essere un aut aut. Dobbiamo scriverla con calma e non credo si arriverà a uno scontro. La Lega tornerà a essere meno scontrosa dopo il 26 maggio».
Alle 21 riprende il Consiglio dei ministri. Nessuno però scommette sull'approvazione dell'autonomia. Del resto l'odg era chiaro: solo un aggiornamento sullo stato dell'iter. Il ministro veneto provoca i grillini ad intervenire, ma la risposta è una scena muta.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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