L'ASSALTO
MOSCA Russia sotto shock. Per ore si è temuta una nuova Beslan

Giovedì 18 Ottobre 2018
L'ASSALTO MOSCA Russia sotto shock. Per ore si è temuta una nuova Beslan
L'ASSALTO
MOSCA Russia sotto shock. Per ore si è temuta una nuova Beslan con terroristi in azione come nel 2004. Ed invece è stato un giovane squilibrato a provocare una strage alla scuola politecnica di Kerch in Crimea. Vladislav Rosljakov, questo il nome dell'attentatore, secondo il Comitato investigativo si è messo a correre da un'aula all'altra sparando all'impazzata intorno a mezzogiorno, ora locale (le 11 in Italia). Poi, secondo la ricostruzione delle Forze dell'ordine, si è registrata l'esplosione di una bomba in mensa. Il bilancio di questa follia è pesantissimo e si aggrava col passare delle ore: 19 sono i morti accertati finora, una quarantina sono i ricoverati in ospedale, otto dei quali in condizioni disperate. Tra di loro non si sa se vi siano persone di origine italiana: a Kerch, infatti, risiede una comunità di circa cinquecento connazionali, emigrati alla fine dell'Ottocento.
IL KILLER
Vladislav Rosljakov, studente del quarto anno - si sapeva - odiava quella scuola. Era in cura da uno psichiatra, ma nessuno pensava che il giovane - descritto dai compagni come «introverso, rancoroso e vendicativo» - potesse provocare una tragedia del genere, la più grave in Russia dopo l'attentato di Beslan nel 2004, quando morirono 186 persone e centinaia furono i feriti dopo tre giorni di assedio delle unità speciali. Ma allora vi erano di mezzo terroristi professionisti senza scrupoli. Dopo l'azione omicida Vladislav Rosljakov si sarebbe suicidato. Il suo cadavere è stato ritrovato in biblioteca al secondo piano dell'edificio. Addosso sono state rinvenute anche altre bombe. Secondo alcune indiscrezioni in totale gli ordigni a sua disposizione erano nove. Ecco la ragione per cui gli artificieri hanno impiegato tutto il giorno per mettere in sicurezza la scuola. Tanti le domande a cui si cerca risposta. Ad esempio non si capisce dove labbia recuperato l'arsenale per compiere la strage. Secondo un funzionario locale qualche giorno fa Rosljakov avrebbe ricevuto il porto d'armi per andare a caccia.
I genitori dell'attentatore, che avrebbe agito da solo, sono stati interrogati per ore. Come riporta il quotidiano MK, la madre, impiegata all'ospedale oncologico, avrebbe tentato di suicidarsi, gettandosi da una finestra, ma è stata salvata. Stando agli investigatori, per radunare quelle armi come minimo ci vuole una settimana. Come è possibile che nessuno si sia accorto di niente? E da dove sono saltate fuori quelle bombe?
Qualcuno ha pure pensato che nella mensa vi fossero dei terroristi che stavano sparando con dei fucili automatici. Ecco perché l'intera Russia è nuovamente piombata per ore nell'incubo Beslan. Dopo di allora tutte le scuole del immenso gigante slavo - ma in Crimea forse non ancora - sono state recintate con cancellate di ferro e equipaggiate con sistemi di protezione. Il Paese intero, dove sono state indette tre giornate di lutto nazionale, si interroga sulla strage. Certe cose, si pensava, potessero accadere soltanto negli Stati Uniti, come a Coloumbine, nel Colorado. Ed invece è successo a Kerch, la porta di ingresso per chi arriva dalla terraferma russa della Crimea, la penisola strappata a Kiev dal 2014 sotto la giurisdizione di Mosca.
Giuseppe D'Amato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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