L'ARRIVO
FIUMICINO È atterrato a Roma con un'ora di anticipo il volo proveniente

Venerdì 24 Gennaio 2020
L'ARRIVO
FIUMICINO È atterrato a Roma con un'ora di anticipo il volo proveniente da Wuhan, città cinese focolaio del coronavirus che sta mettendo il mondo in allarme. Gli ultimi cittadini a uscire dalla provincia centro-orientale di Hubei - prima della chiusura dello scalo cinese - sono stati i 202 passeggeri sbarcati ieri all'alba all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. A loro sono state applicate per la prima volta le procedure disposte dalle autorità dopo la diffusione del contagio. Appositi scanner hanno controllato la temperatura corporea dei passeggeri del volo di linea diretto della China Southern Airlines Cz 645, arrivato allo scalo romano. Le ruote dell'aereo toccano terra alle 4.50.
IL DISPOSITIVO
In pista è ancora buio quando, in arrivo da Wuhan, la città-focolaio del misterioso coronavirus cinese, con un'ora e 25 minuti di anticipo atterra, con 202 passeggeri a bordo il Boeing 787 della China Southern Airlines l'ultimo partito dallo scalo internazionale di Wuhan Tianhe prima della decisione presa dalle autorità cinesi di fermare temporaneamente il trasporto pubblico, tra cui treni ed aerei in uscita, per contrastare così la diffusione dell'epidemia. Al Leonardo da Vinci, dove il Ministero della Salute ha deciso l'innalzamento delle misure di controllo e della rete di sorveglianza per prevenire e fronteggiare i rischi legati al nuovo coronavirus, simile alla Sars, personale medico e aeroportuale è quindi pronto ad assisterlo con una speciale procedura: una sorta di «scudo sanitario» che prevede, dopo lo sbarco, il transito dei passeggeri in un canale dedicato lontano dalle aree di passaggio degli altri viaggiatori in arrivo e sotto il controllo di appositi scanner costituiti da telecamere termiche per il check della temperatura corporea e le cui immagini vengono quindi prese in visione da personale medico preposto ad enucleare eventuali passeggeri che risultassero con temperatura anomala. Quasi tutti con indosso le mascherine a coprire naso e bocca, i passeggeri, trasportati con mezzi interpista presso il canale sanitario, struttura realizzata da Adr su indicazione del Ministero della Salute per gestire questa tipologia di casi e pertanto dotata dei più avanzati sistemi di biocontenimento, si sono così sottoposti ai controlli predisposti che, terminati poco dopo le 6, «hanno dato esito negativo», ha poi riferito il direttore sanitario di Aeroporti di Roma, Carlo Racani. Al gate di partenza a Wuhan, però, si sarebbe registrato anche un «falso allarme». A un passeggero in un primo momento era stata riscontrata febbre, ma i ripetuti accertamenti - eseguiti anche all'arrivo in Italia - hanno poi dato esito negativo. Dopo aver compilato anche una scheda con informazioni inerenti sia la destinazione sia il percorso nel caso in cui la malattia, dopo la fase di incubazione, si sviluppi successivamente, i 202 viaggiatori sono stati infine trasportati al terminal arrivi dove hanno potuto proseguire i normali controlli di sbarco.
LE VOCI
«Hanno controllato il nostro stato di salute - hanno detto i primi turisti arrivati a Roma - ci hanno misurato febbre sia a bordo che in aeroporto e poi abbiamo compilato alcune schede sui nostri spostamenti in Italia». Mascherine anche per hostess e piloti. A bordo anche due italiani. Due ingegneri umbri andati in Cina per lavoro. «Fino a pochi giorni fa a Wuhan c'era una clima tranquillo - dice Luca Padula - poi è scattata la psicosi in città. Mascherine ovunque a partire dalla hall dell'albergo. Ci dovrò ritornare, spero quando l'emergenza sarà rientrata». «Ormai Wuhan è una città chiusa - aggiunge il collega Davide Passerini anche lui appena sbarcato - siamo stati sottoposti a controlli e ora non vedo l'ora di tornare a casa».
Mirko Polisano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci