L'ALTRO FRONTE
ROMA Cgil, Cisl e Uil passano al contrattacco dopo le polemiche

Giovedì 18 Luglio 2019
L'ALTRO FRONTE
ROMA Cgil, Cisl e Uil passano al contrattacco dopo le polemiche degli ultimi tre giorni per il vertice ombra che aveva visto 43 rappresentanti delle parti sociali recarsi dal ministro dell'Interno Matteo Salvini per discutere della legge di bilancio 2020: il governo ci convochi, dicono i segretari delle tre sigle. La soluzione dell'incidente - perlomeno nei suoi risvolti di diplomazia istituzionale, anche se resta sullo sfondo la distanza fra i due partiti di maggioranza e la ridefinizione degli equilibri di potere a favore della Lega - potrebbe essere in vista: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte avrebbe accolto la proposta del vice Luigi Di Maio di un «workshop» con le parti sociali in vista della manovra.
«Se il Governo intende avviare davvero una fase di confronto con le parti sociali a Palazzo Chigi, sede di coordinamento delle scelte dell'esecutivo, il sindacato non si sottrarrà al suo ruolo di rappresentanza», dicono le tre sigle sindacali dopo l'incontro di lunedì che aveva fatto parlare di una mossa tattica del vicepremier per avocare a sé competenze che istituzionalmente non gli spettano.
L'incontro al Viminale aveva spinto di Maio a dire «ora ho capito perché alcuni sindacati attaccano la nostra proposta sul salario minimo. Parlino pure con Siri, parlino pure con chi gli vuole proteggere le pensioni d'oro e i privilegi. Hanno fatto una scelta di campo». Dopo aver definito a stretto giro le parole di Di Maio «inaccettabili e offensive», le tre sigle sindacali maggiori oggi colgono l'occasione del varco apertosi nella maggioranza, che peraltro ha allargato la distanza fra i due vicepremier sulla flat tax («l'unica cosa che non ho visto sono le coperture», ha detto ieri Di Maio).
LA REPLICA
I segretari Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo «ribadiscono la necessità di avviare una fase di vero confronto, stringente, concreto e costruttivo con il Governo sui provvedimenti economici e sociali in vista della prossima manovra di bilancio». «A tal proposito - aggiungono - siamo ancora in attesa di ricevere un calendario di incontri coordinati dal presidente del consiglio Conte, così come era stato concordato in occasione dell'ultimo incontro a Palazzo Chigi del primo luglio scorso, che si è svolto alla presenza anche del ministro del welfare Di Maio».
Nell'attesa che si calendarizzino gli incontri anche Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, ribatte a chi (come lo stesso ministro dell'Economia Giovanni Tria) ha definito l'incontro un'iniziativa di partito e non di governo: «il confronto coi ministri del Governo è un confronto col Governo, non distinguiamo un ministro dall'altro» e «quando ci chiedono dei confronti noi siamo sempre a disposizione nel nostro ruolo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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