In Inghilterra solo con il molecolare e Israele vuole chiudere ai turisti

Domenica 28 Novembre 2021
LA STORIA
ROMA Il Regno Unito, Israele e diversi paesi della Ue stanno mettendo in campo una serie di contromisure per scongiurare o, quanto meno, rallentare la diffusione della variante Omicron. Anche gli Stati Uniti si preparano a difendersi dal nuovo nemico.
MASCHERINE
Nel corso di una conferenza stampa, ieri nel tardo pomeriggio, il primo ministro Boris Johnson ha annunciato che la Gran Bretagna ha introdotto l'obbligo del test molecolare per chi entra nel Paese e una quarantena fino al risultato. Ha detto il primo ministro britannico: «La variante Omicron si diffonde molto rapidamente anche tra le persone che hanno due dosi di vaccino». Per questo Johnson ha aggiunto che «diventerà obbligatorio nel Regno Unito l'utilizzo di mascherine nei negozi e nei trasporti pubblici». Fino ad oggi, al contrario di quanto avviene in Italia, queste precauzioni non venivano richieste. Johnson ha spiegato: «Non sappiamo quanto i nostri vaccini siano efficaci contro la Omicron, ma abbiamo buone ragioni per pensare che forniranno una certa protezione». Attualmente sono due i casi di Omicron identificati nel Regno Unito. In Israele (un contagiato da Omicron già trovato) sta ipotizzando contromisure rigorose: secondo i media locali la prima mossa sarà la chiusura al turismo. La Svizzera ha deciso di inasprire le misure dei controlli per chi arriva da Repubblica Ceca, Regno Unito e Olanda mentre in quest'ultimo paese è scattato il lockdown notturno. Tutte le nazioni europee hanno introdotto limitazioni ai viaggi per chi arriva dall'area dell'Africa australe in cui si è diffusa la Omicron. Il Belgio, già prima dell'allarme causato dalla nuova variante, aveva deciso una serie di chiusure, a partire da quella delle discoteche. I reali del Belgio hanno rinviato la visita ufficiale in Italia prevista a inizio dicembre.
TIMORI
In Germania, dove ci sono due casi certi di Omicron (in Baviera) e altri sospetti e dove la situazione era difficile già in precedenza, con un'esplosione dei contagi sopra quota 60mila al giorno, si sta ragionando su una serie di limitazioni, dalla chiusura degli stadi fino all'introduzione di nuovi divieti, anche se il dibattito è ancora in corso. Di fronte al timore che la Omicron possa eludere la protezione dei vaccini, il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, ha però specificato: «Chi è già vaccinato non inizia da zero se entra in contatto con una nuova variante». In Spagna, oltre a maggiori controlli per gli arrivi dal sud dell'Africa, è stato deciso di aumentare il livello di attenzione sui viaggiatori dal Regno Unito: dal primo dicembre consentirà l'ingresso dal Regno Unito e dall'Irlanda del Nord solo alle persone vaccinate. Va sempre ricordato che, anche prima dell'individuazione della Omicron, paesi come Austria e Slovacchia hanno deciso una serie di chiusure molto dure, assai simili a un lockdown. Anche in Portogallo sono stati segnalati alcuni casi sospetti che fanno ipotizzare la presenza della variante Omicron, mentre per gennaio è stata decisa una settimana di chiusure per consentire una diminuzione della circolazione del virus. Negli Stati Uniti il virologo Anthony Fauci ha spiegato alla Nbc: «Appare probabile che la Omicron ormai sia anche da noi». La governatrice dello stato di New York, Kathy Hochul, ha dichiarato lo stato di emergenza per prepararsi a una nuova ripresa dei contagi spinta dalla diffusione della nuova variante.
M.Ev.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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