In chat le minacce in diretta «Finirà con la guerra civile»

Martedì 16 Novembre 2021
In chat le minacce in diretta «Finirà con la guerra civile»
LE CHAT
ROMA «Sapete tutti cosa fare, bisognerebbe andare sotto il palazzo a lanciare bombe, così la smettono con questa dittatura». La notizia delle perquisizioni, eseguite ieri nei confronti di alcuni membri della chat Telegram Basta dittatura, ha alimentato ancora di più la rabbia dei partecipanti, uniti dal collante della protesta e del dissenso contro le misure anti pandemia disposte dal governo. E così è nato un nuovo canale, si chiama Basta dittatura, ma è un altro, dopo che Telegram, su ordine della procura di Torino, aveva disposto la chiusura della chat sulla quale venivano lanciate invettive e minacce.
USARE L'ACIDO
A portare alle perquisizioni sono stati i violentissimi propositi contro polizia e carabinieri, in vista delle manifestazioni No green pass, suggeriti da alcuni utenti. «Portarsi una bottiglia con liquido corrosivo da usare...tante bottigliette in viso direttamente», scrive l'utente indagato di Palermo al quale è stato trovato un bidone con 5 litri di acido. E un altro risponde: «Nitrico, cloridrico, fluoridrico, solforico, tanto l'effetto è quello. Un po' di benzina e un accendino, come la ciliegina sulla torta».
GUERRA CIVILE
Si parla di guerra civile, indispensabile per combattere la dittatura: «Bisogna entrare a Montecitorio», scrive uno dei 10mila utenti. «Siamo stufi di questa dittatura, se ci fossero libertà e democrazia non sarebbe successo . Vogliono la guerra civile e così sia». La violenza sembra un proposito: «Altro che uova, la dittatura si combatte con bombe carta e molotov , dotazione minima indispensabile». «Appena distruggeremo la dittatura finirete in piazza Loreto». E ancora: «Bisgnerebbe andare tutti sotto il palazzo a lanciare bombe così la smettono con questa dittatura».
IL GOVERNO
Le nuove minacce di ieri hanno riguardato innanzitutto, il premier, ritenuto il primo responsabile dei divieti: «Maledetto sia Draghi, in ogni tempo e sempre» scrive l'utente Alèe che, sapendo di essere letto, lancia la sfida: «e arrestatemi ora». Ma oltre ai 10mila utenti di questo canale ce ne sono altri 33mila su No green pass Adesso basta, più di 4 mila su No green pass', oltre 8.500 su Basta dittatura - protest, sono in migliaia, la quasi totalità coperti dietro un anonimo nick, su decine di altre chat che nascono e muoiono nel giro di pochi giorni, se non di ore.
Insulti, minacce, promesse di non mollare. «Ci stanno dando la caccia, state attenti, la verità fa male a questo governo» scrive un utente. C'è chi posta nomi e cognomi del pm titolare del fascicolo dei capi della polizia Postale e della Digos di Torino. Accuse che colpiscono la politica e l'informazione: Dalle «tv di stato (di regime) e del mainstream privato (di regime) - attacca utente - son due anni che seminano terrore e aizzano i cani alla caccia di novax per ucciderli a cannonate e fucilate, rinchiuderli in campi di concentramento, sputargli nei piatti dove mangiano, impiccarli...e non c'è un cane di pm che metta sotto indagine questi criminali o che indaghi i giornalai di regime che aizzano e spalleggiano».
Val.Err.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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