IL VERTICE
VENEZIA Erano le 13.45, ora di Baku, del 7 luglio 2019: «It's

Mercoledì 1 Luglio 2020
IL VERTICE VENEZIA Erano le 13.45, ora di Baku, del 7 luglio 2019: «It's
IL VERTICE
VENEZIA Erano le 13.45, ora di Baku, del 7 luglio 2019: «It's Prosecco time», annunciò il ministro azero Abulfas Garayev, presidente della 43esima sessione Unesco. Un anno dopo il via libera all'iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale dell'umanità, è davvero il tempo delle colline di Conegliano e Valdobbiadene. Ieri si è insediato il comitato scientifico, guidato da Amerigo Restucci, che dovrà elaborare il piano di gestione dell'area, mentre dopo l'estate partirà il programma di marketing territoriale, promosso dall'associazione presieduta da Marina Montedoro: «Non siamo i parenti poveri delle Langhe o dello Champagne, questo diventerà il sito-laboratorio per la tutela del paesaggio», ha assicurato il governatore Luca Zaia, rientrato a Palazzo Balbi dopo 130 giorni di emergenza Covid.
LE ATTIVITÀ
Proprio la crisi sanitaria ha inevitabilmente rallentato il cronoprogramma delle attività: «Abbiamo dovuto rinviare all'estate la mappatura dei sentieri e le riprese foto-video», ha detto la presidente Montedoro. I due gruppi di lavoro sono comunque stati costituiti la settimana scorsa. Della sentieristica si occuperanno Ivo Nardi, Vincenzo Sacchet e alcuni consulenti, con l'obiettivo di definire i primi percorsi nelle tre zone (core, buffer e commitment: principale, cuscinetto e d'impegno). Alla comunicazione lavoreranno invece la stessa Montedoro, Silvia Mion e Francesca Rossetto, insieme ad altri specialisti, per strutturare un piano di sei mesi, da ricalibrare poi annualmente. «Ci raccorderemo con il nuovo strumento strategico del turismo curato dalla Regione sottolinea la presidente puntando molto su web e social, prevedendo il supporto di influencer e testimonial, guardando in particolare al pubblico giovane e trasmettendo il messaggio che dopo la crisi sanitaria non c'è nulla di meglio di un luogo aperto com'è quello delle colline del Prosecco. Vogliamo essere un modello a cui guardare in termini di conservazione e valorizzazione di un patrimonio Unesco, per questo sarà fondamentale la partecipazione degli abitanti, che diventeranno i primi veicoli di informazione sul territorio». Il coinvolgimento dei residenti nella promozione e valorizzazione turistica spicca infatti nell'elenco delle azioni previste, che annovera anche le campagne promozionali mirate, la formazione di guide e professioni turistiche locali, la costituzione di punti informativi e le iniziative per sostenere la cultura dell'accoglienza diffusa.
IL RECUPERO
Quest'ultimo tema riporta l'attenzione sulle strutture ricettive. Nessun nuovo albergo, ha ribadito Zaia: «Dovremo riqualificare qualche punto grigio dell'area, ma a livello europeo ci sono gli strumenti giusti per intervenire. E la Regione si è già dotata degli strumenti di pianificazione per intervenire, valorizzare l'architettura rurale esistente e sanare gli interventi meno in linea con la bellezza e la vocazione del paesaggio». La legge aggiornata la settimana scorsa dal Consiglio regionale prevede che, fino all'adeguamento degli strumenti urbanistici dei Comuni al disciplinare tecnico adottato dalla Giunta, non possano essere effettuati interventi in contrasto con le prescrizioni. «Nel frattempo ha rimarcato il professor Restucci avremo un anno di tempo, ma auspicabilmente anche meno, per definire il piano di gestione che dovrà da un lato mantenere l'integrità dei valori che hanno consentito l'iscrizione all'Unesco, dall'altro coniugare la tutela e la conservazione con lo sviluppo dell'economia locale». Prima mossa: il censimento dei casolari e dei ruderi, il cui recupero sarà consentito «nel rispetto dei volumi e dei materiali».
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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