IL TOTONOMI
VENEZIA Chi prenderà il posto di Gianluca Forcolin nella lista

Giovedì 13 Agosto 2020
IL TOTONOMI VENEZIA Chi prenderà il posto di Gianluca Forcolin nella lista
IL TOTONOMI
VENEZIA Chi prenderà il posto di Gianluca Forcolin nella lista provinciale di Venezia della Lega - Liga Veneta Salvini? Premesso che il verdetto ancora non c'è e quindi nulla esclude che l'attuale vicepresidente della giunta regionale del Veneto venga ricandidato, va pure detto che nel partito è già scattato il totonomi. Sia per rimpiazzare eventualmente l'ex sindaco di Musile di Piave ed ex deputato, che per coprire le altre due caselle rimaste vittime dello scandalo del bonus dell'Inps. E cioè quelle del trevigiano Riccardo Barbisan e del veronese Alessandro Montagnoli.
L'INGORGO
In realtà la situazione più facile sarebbe a Treviso: è vero che Barbisan ha un ruolo di rilievo, essendo vicecapogruppo della Lega in consiglio regionale del Veneto, ma è altrettanto vero che Treviso era già in overbooking: tantissimi gli aspiranti candidati per appena nove posti in lista Lega. Più i nove della lista Zaia Presidente tanto che potrebbero esserci degli spostamenti da una parte all'altra. In pole position comunque ci sarebbe Domenico Presti, sindaco uscente di Arcade, che era stato inizialmente messo nella lista degli amministratori Veneto Autonomia. Da registrare, poi, la rinuncia in Lista Lega di Laura Piovesan: al suo posto subentra Cinzia Oliana.
IL SAHARA
Completamente opposta la situazione nel Veronese, dove al contrario di Treviso ci sarebbe una sorta di deserto: già la lista Zaia Presidente non avrebbe personalità di spicco, in quella della Lega con l'esclusione di Montagnoli resterebbero di big solo l'assessore Elisa De Berti e il consigliere regionale Enrico Corsi. E anche se in terra scaligera le attestazioni di solidarietà nei confronti di Montagnoli non si sarebbero sprecate, va riconosciuto che senza Montagnoli - già sindaco di Oppeano e parlamentare - l'area della Bassa Veronese resterebbe scoperta. Dicono che a scaldare i motori siano Nicola Scapin, assessore a Legnago e Maurizio De Lorenzi, segretario della circoscrizione della Bassa Veronese. Di certo, nessuno in grado di eguagliare Montagnoli quanto a voti (5.529 preferenze nel 2015).
GLI EQUILIBRI
C'erano una volta Venezia e il Veneto Orientale. Un po' come le Ulss (la 3 e la 4), anche la Lega aveva la provincia di Venezia divisa in due, con due distinti segretari. Forcolin, già sindaco di Musile di Piave e poi deputato nella 16. legislatura, era espressione del Veneto Orientale. Una macchina da voti: 4.165 preferenze alle Regionali del 2015, secondo solo a Bruno Pigozzo del Pd (4.819), quasi il doppio del collega leghista Francesco Calzavara che in Lista Zaia si era fermato a 2.483. Se Forcolin davvero saltasse chi lo sostituirebbe? Ora che la provincia di Venezia non è più divisa in due zone, in parecchi hanno pensato ad Andrea Tomaello, il giovane trentenne commissario che si è fatto le ossa tra Bruxelles e Roma. Ma Tomaello, che risiede a Mirano e che se proprio dovesse scegliere forse sarebbe più tentato da una carica esterna in Comune di Venezia come vicesindaco di Luigi Brugnaro, pare intenzionato a rispettare gli equilibri geografici e quindi ad attingere nel Veneto orientale. I papabili? Giuliano Fogliani, fratello della parlamentare Ketty; Alberto Schibuola, segretario della Lega di San Donà; Silvia Susanna, sindaco di Musile di Piave; Matteo Romanello, sindaco di Marcon (che nella precedente suddivisione geografica era nel Veneto orientale). Sui sindaci, però, pesa il veto del partito.
LE MOGLI
In questa vicenda del bonus Inps un ruolo l'hanno giocato anche le moglie dei consiglieri regionali coinvolti. Sarebbe stata la moglie di Alessandro Montagnoli, che a Palazzo Ferro Fini presiede la Prima commissione consiliare e che nella vita fa il promotore finanziario, a convincerlo a chiedere il contributo da 600 euro. Su Facebook, però, Montagnoli ha precisato che l'iniziativa è stata di entrambi. La moglie di Forcolin, su Facebook ha invece preso le difese del consorte: Giorno dell'ignoranza e dell'invidia, ha scritto martedì, raccogliendo una valanga di commenti positivi e di solidarietà.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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