IL RISVEGLIO
VENEZIA L'aeroporto di Venezia si è svegliato dal torpore e

Giovedì 4 Giugno 2020
IL RISVEGLIO
VENEZIA L'aeroporto di Venezia si è svegliato dal torpore e alla Save, la società di gestione del Marco Polo, il personale gradualmente rientra dalla cassa integrazione. Dopo il potenziamento dei voli verso il Sud da parte di Volotea, i collegamenti con l'Occidente del Mondo grazie a Air France-Klm, la ripresa dei voli internazionali low cost con EasyJet (annunciati a partire dal 29 giugno) e al collegamento Venezia-Roma che Alitalia ha sempre mantenuto anche durante l'isolamento per la pandemia, ieri pure Qatar Airways ha annunciato la ripresa dei voli. Da Venezia i primi voli decolleranno il 5 luglio e da allora anche l'Oriente (assieme ad Australia, alle Americhe, all'Asia grazie alle connessioni da Doha) sarà a portata di volo.
GRADUALE RIPRESA
«Tutte le compagnie - spiega Camillo Bozzolo, direttore commerciale Aviation di Save - si sono svegliate e hanno cominciato a rimettere in pista i loro aerei. Quanti e con che frequenza ora dipenderà dai passeggeri e da quanto riprenderanno fiducia, abbandonando le paure del contagio. Per ciò che ci riguarda l'aerostazione è sicura e, allo stesso modo, lo sono gli aeroplani».
Inoltre, naturalmente, dipenderà anche da che cosa troveranno al loro atterraggio, nel senso che se i servizi di noleggio auto, i mezzi di trasporti pubblici e privati, i ristoranti, gli alberghi e tutto ciò che un viaggiatore è abitato a trovare, saranno operativi, allora facile che uno si decida a muoversi, altrimenti sarà difficile. «È proprio così - prosegue Bozzolo - e da questo punto di vista l'iniziativa della Regione che ha avviato una campagna d'immagine all'estero per far vedere che il sistema Paese è aperto e funziona e per mostrare che la vita sta tornando alla normalità è fondamentale, come lo saranno le testimonianze dei primi viaggiatori che, una volta tornati a casa, racconteranno che hanno visto Venezia bellissima».
Le stime per luglio raccontano di una previsione di passeggeri a Venezia attorno al 50 % del 2019, ma per tornare ai livelli dello scorso anno, si parla del 2022 o 2023.
AUTOSTRADE
Anche sulla rete autostradale il traffico sta riprendendo e le corsie non sono più semivuote. Dal Passante di Mestre all'A4 Venezia-Trieste si sono registrate le prime code di mezzi pesanti. Le tre giornate di ponte, infatti, hanno fermato la consegna delle merci che è ripresa ieri con conseguente incremento dei transiti. Il risultato è stato il rallentamento dei flussi che fin dalle 6 del mattino era parecchio intenso.
TRENI
Da ieri (in realtà da qualche giorno prima) i trolley hanno ricominciato a girare per Venezia. Questa volta, però, sono stati oggetto di sguardi di ammirazione più che di odio in quanto espressione massima del turismo da una notte, poco al di sopra nella scala gerarchica del viaggio rispetto al mordi e fuggi, ma comunque collocati in basso. Ieri dalla stazione ferroviaria sono usciti in buon ordine diversi trolley al seguito di famiglie, singoli viaggiatori, coppie giovani e meno giovani. Tutte italiane e tutte desiderose di visitare Venezia da una prospettiva differente e senza avere il solito metro quadrato a disposizione per le foto ricordo. La voglia di tornare in laguna è tanta, anche se chi viene in questi giorni è da considerarsi una sorta di pioniere. Ne è la prova il fatto che in alcuni hotel sono state fatte vere e proprie cerimonie per i primi arrivati, simili a quelle che negli aeroporti si fanno per il milionesimo o il decimilionesimo passeggero. All'hotel Papadopoli di Piazzale Roma, uno dei primi a riaprire con tutti gli accorgimenti post Covid-19, una coppia di turisti tedeschi, arrivati in auto via Austria, è stata ricevuta con tutti gli onori dallo staff dell'albergo.
Una situazione irripetibile per i turisti, unita ai prezzi estremamente convenienti delle attività ricettive. Per non parlare degli appartamenti, dove si può passare una notte (spese di pulizia escluse) con poco più di 50 euro il prossimo fine settimana.
Michele Fullin
Elisio Trevisan
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