Il Papa: «Se ci si affida agli oroscopi si affonda»

Lunedì 14 Agosto 2017
CITTÀ DEL VATICANO - «Quando non ci si aggrappa alla parola del Signore, ma per avere più sicurezza si consultano oroscopi e cartomanti, si comincia ad andare a fondo».
Papa Francesco, ieri all'Angelus, ancora una volta ha puntato il dito contro l'idea di affidarsi all'astrologia e alle arti divinatorie. «Ciò vuol dire che la fede non è tanto forte», ha rimarcato. Commentando l'episodio evangelico di Gesù che cammina sulle acque del lago di Galilea e salva Pietro dall'affondare a causa del vento, il Pontefice ha esortato «a perdurare ben saldi nella fede per resistere alle bufere della vita, a rimanere sulla barca della Chiesa rifuggendo la tentazione di salire sui battelli ammalianti ma insicuri delle ideologie, delle mode e degli slogan».
«Il Vangelo - ha sottolineato - ci ricorda che la fede nel Signore e nella sua parola non ci apre un cammino dove tutto è facile e tranquillo; non ci sottrae alle tempeste della vita». Essa «ci dà la sicurezza di una Presenza che ci spinge a superare le bufere esistenziali, la certezza di una mano che ci afferra per aiutarci ad affrontare le difficoltà, indicandoci la strada anche quando è buio». La fede, insomma, «non è una scappatoia dai problemi della vita, ma sostiene nel cammino e gli dà un senso».
Non è la prima volta che il Papa si scaglia contro le mode degli oroscopi. Già all'Angelus del 15 novembre 2015 aveva ammonito: «quando ti viene di leggere l'oroscopo guarda a Gesù che è con te, è meglio, ti farà bene». Il 18 aprile 2016, nella messa a Santa Marta, aveva tuonato contro veggenti e cartomanti, «contrabbandieri di verità». Il 26 giugno scorso, infine, ancora nella messa a Santa Marta, ha spiegato che al cristiano non servono oroscopi o negromanti per prevedere il futuro: gli serve di saper camminare con il suo Dio.

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