Il mirino è puntato sui comportamenti del luminare Pier Paolo Pandolfi, ma

Mercoledì 1 Luglio 2020
Il mirino è puntato sui comportamenti del luminare Pier Paolo Pandolfi, ma la comunità scientifica internazionale non risparmia critiche feroci anche alle scelte del presidente del Vimm, il professor Francesco Pagano. I membri del comitato scientifico del Vimm lo accusano di non aver condiviso con loro la nomina di Pandolfi e di aver voluto tirare dritto per la propria strada anche dopo le loro osservazioni sul possibile scandalo che sarebbe potuto scoppiare. Ora che la nomina di Pandolfi è stata revocata, più di qualcuno continua a chiedere anche un passo indietro dello stesso Pagano. A farsi autorevole portavoce di questa corrente di pensiero è il professor Wolfgang Baumeister, 73 anni, biofisico tedesco di fama mondiale e presidente del comitato scientifico internazionale del Vimm. Dirige il Planck Institute alle porte di Monaco di Baviera ma in questi giorni il suo sguardo è rivolto a Padova. «La fondazione e il suo presidente - dice Baumeister al Gazzettino - dovrebbero lasciare il funzionamento del Vimm nelle mani di un direttore nominato attraverso un processo trasparente e ridurre al minimo qualsiasi interferenza con esso». Il presidente del comitato va anche oltre, auspicando che «Francesco Pagano si dimetta o accetti lo status di presidente emerito». Un ruolo non operativo, dunque.
Il comitato scientifico internazionale del Vimm è in scadenza il 31 dicembre. È composto da 12 nomi stranieri di altissimo profilo, tra cui l'israeliano Aaron Ciechanover, Nobel per la chimica. Lo scorso 25 giugno hanno presentato in massa le proprie dimissioni dal Vimm, dichiarandosi contrari alla nomina di Pandolfi e mettendo nero su bianco «la necessità di evitare uno scandalo». Ora molti degli stessi membri sarebbero pronti a tornare in pista, ritirando le proprie dimissioni. Una delle condizioni si è già realizzata, perché riguardava la revoca della nomina di Pandolfi. L'altra è invece legata ad un passo indietro di Pagano. Passo indietro che per ora non c'è stato. «Se Pagano si dimette da presidente della Fondazione, molti membri del comitato scientifico, incluso me stesso, probabilmente manterrebbero il proprio ruolo al Vimm» spiega ancora il biologo tedesco.
«Quando venimmo a sapere dai media della nomina di Pandolfi - insiste - scrivemmo a Pagano avvertendolo che ciò sarebbe stato problematico per diversi motivi e gli chiedemmo di riconsiderare. Lo ha ignorato e ha sottolineato che aveva il potere di farlo. Ora speriamo che la crescente pressione porti alle dimissioni di Pagano e che un nuovo direttore venga identificato in modo trasparente». La partita è ancora aperta: si gioca a Padova, ma anche e soprattutto all'estero.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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