IL GIALLO
PADOVA Laboratori analisi, prenotazioni, registrazioni, punti tampone

Sabato 4 Dicembre 2021
IL GIALLO PADOVA Laboratori analisi, prenotazioni, registrazioni, punti tampone
IL GIALLO
PADOVA Laboratori analisi, prenotazioni, registrazioni, punti tampone e hub vaccinali. Tutto bloccato a causa di un attacco informatico che all'alba di ieri ha colpito i sistemi della Ulss 6 Euganea chiedendo un riscatto per restituire i diversi gigabyte di dati trafugati. Una situazione che tutt'ora è ancora lontana dall'essere completamente risolta e che sta impegnando non solo i sistemisti ma anche la polizia postale. Riuscire a dare un nome e un volto ai responsabili sarà estremamente difficile e le ipotesi sul piatto sono molteplici. Dalle grandi organizzazioni criminali che internazionali che operano sul dark web per la compravendita di dati, alle fila dei no vax impegnati in un boicottaggio della sanità nostrana. Che si tratti di un attacco dall'esterno e non di un errore interno sembra assodato. Ad agire pare sia stato Cryptolocker, un ransomware (virus) che blocca i computer cifrandone i dati e che chiede poi un riscatto in criptovalute per restituirli.
LA SITUAZIONE
L'amara scoperta è stata fatta ieri alle 5. Immediata la segnalazione ai sistemisti e alla polizia postale, ma per tutto il giorno i disagi si sono fatti sentire. E sembrano destinati a continuare anche nei prossimi giorni. «All'alba sono stato informato che la nostra azienda era sotto attacco hacker spiega Antonio Sturaro, responsabile dei Servizi informativi dell'Ulss 6 ho subito provveduto a informare la direzione aziendale, anche se in quel momento non c'erano ancora tutti gli elementi per capire l'entità e la portata del problema. Il consulente ha confermato che sono stati individuati ransomware di tipo Cryptolocker».
I maggiori disagi sono stati registrati nella mattinata di ieri, con ritardi alle vaccinazioni e attese per le visite specialistiche e nei punti prelievi. Per sbloccare la situazione sono state utilizzate reti esterne e modem wi-fi portatili o, più semplicemente, si è tornati a carta e penna registrando manualmente i dati. Gli hacker ha usato una tecnica collaudata, che prevede la richiesta di un riscatto per evitare che i dati rubati vengano venduti sul dark web. Richiesta che l'Ulss ha fatto sapere di non prendere in considerazione. Va però sottolineato che, oltre al rischio del ricatto, il problema della perdita di dati rende anche necessaria una comunicazione entro 72 ore al Garante della privacy e potrebbe richiedere (in base al tipo di dati violati) anche una comunicazione ai diretti interessati. Al momento però le complesse operazioni per capire esattamente di che tipo di attacco si sia trattato nonché quali e quante informazioni (e come) siano state rubate sono ancora in corso.
LA CORSA AI RIPARI
«L'attacco ha determinato delle disfunzioni, prudenzialmente abbiamo chiuso tutti i sistemi informatici che potevano o possono essere interessati, allo scopo di non perdere dati e informazioni importanti ha spiegato il direttore generale Paolo Fortuna. È stato ormai individuato anche il virus, e si sta provvedendo al ripristino del sistema con i backup. Si tratta di operazioni di salvataggio, che abbiamo utilizziamo sempre, l'ultimo risale all'altro giorno». Nonostante le difficoltà, le attività sono però andate avanti grazie agli sforzi del personale, pronto anche ad armarsi di carta e penna laddove schermi, tastiere e memorie digitali fossero temporaneamente fuori uso.
In particolare vaccinazioni e tamponi sono stati garantiti già da ieri mattina e l'Ulss è al lavoro per ripristinare il prima possibile la piena operatività in tutte le sedi dislocate in provincia di Padova. Tutt'altro discorso sarà invece il fare chiarezza sulla matrice e le modalità dell'attacco, cosa che potrebbe richiedere anche una settimana. Ieri sera i disagi erano stati circoscritti alle prenotazioni di alcune visite specialistiche e di laboratorio analisi. Proseguono dunque gli accertamenti del Comparto veneto della polizia postale per ottenere le necessarie risposte.
Serena De Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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