IL FOCUS
VENEZIA In discoteca si potrà ballare, ma solo all'aperto e a due

Mercoledì 10 Giugno 2020
IL FOCUS
VENEZIA In discoteca si potrà ballare, ma solo all'aperto e a due metri di distanza l'uno dall'altro. Niente tango e salsa con gli sconosciuti. Si potranno però festeggiare al ristorante i matrimoni, i battesimi, i compleanni senza più il limite di tavolate con un massimo di dodici invitati. E si potrà anche tornare a giocare al bingo e alle slot, ma sempre con naso e bocca coperti e a debita distanza dagli altri avventori in cerca di fortuna. Un po' più complicata la vita degli orchestrali appena riprenderanno i concerti: per gli ottoni, ad esempio, ogni postazione dovrà essere provvista di una vaschetta per la raccolta della condensa contenente liquido disinfettante.
Sono alcune delle novità delle linee guida varate ieri dalla Conferenza straordinaria delle Regioni, dopo il lavoro preparatorio del gruppo ristretto coordinato dal Veneto e che ha visto la partecipazione di Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Campania. Va precisato che si tratta di proposte elaborate dalla Regione, sarà poi il Governo a recepirle con un apposito decreto, considerato che le attuali disposizioni scadono domenica 14 giugno. «La volontà - ha detto l'assessore regionale veneta Manuela Lanzarin - è di far inserire queste disposizioni nel prossimo Dpcm». Per alcuni settori - le discoteche, le sale gioco - si tratta delle prime linee guida. Per altri settori, come le cerimonie, sono revisioni delle precedenti indicazioni alla voce ristorazione. «Non dimentichiamo - ha aggiunto il governatore del Veneto, Luca Zaia - che resta in piedi la questione dei centri estivi per i bimbi tra 0 e 3 anni». Meglio: il Veneto ha disposto l'apertura degli asili nido, il governo però ha preso ancora tempo.
LA RICHIESTA
Da rilevare che il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, si è fatto promotore di una revisione dei limiti di capienza nelle piscine, anche in considerazione dei nuovi indici di contagio che mostrano un arretramento della diffusione del virus: «Ritengo - ha detto Fedriga - che le norme debbano essere semplificate e uniformate il più possibile per evitare di indurre in confusione i cittadini e i gestori delle attività».
Ieri, intanto, la Provincia autonoma di Bolzano ha autorizzato la riapertura di saune e bagni di vapore con temperature superiori a 60 gradi, oltre che per impianti Kneipp funzionanti con acqua corrente. Saune e bagni di vapore andranno obbligatoriamente prenotati, utilizzati solo singolarmente o da persone dello stesso nucleo familiare convivente o da persone che alloggiano nella stessa stanza, e puliti dopo ogni cambio. Locali comuni, servizi e docce dovranno essere igienizzati ogni 2 ore.
schede a cura di
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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