IL FOCUS
TREVISO Il montaggio del palco davanti alla sede provinciale della Lega

Martedì 22 Settembre 2020
IL FOCUS TREVISO Il montaggio del palco davanti alla sede provinciale della Lega
IL FOCUS
TREVISO Il montaggio del palco davanti alla sede provinciale della Lega trevigiana, alle porte del capoluogo, è cominciato ben prima dell'inizio dello spoglio. Una festa in piena regola: decine e decine di operatori, più gli uomini del servizio d'ordine, hanno allestito tutto per celebrare l'impresa di Luca Zaia. Dubbi? Zero. Ore 15, missione compiuta: lo confermano i primi exit poll. Nel piazzale sono state sistemate 200 sedie, rigorosamente distanziate nel pieno rispetto delle misure di prevenzione contro la diffusione del coronavirus. A pochi metri c'erano anche i mezzi degli Chef in viaggio, chiamati per togliere fame e sete. Ma a nessuno da queste parti piace parlare della cronaca di una vittoria annunciata. La campagna elettorale - ripetono nell'attesa che si appalesi il governatore in carne, ossa e consensi - ha richiesto la stessa determinazione di sempre. Solo ora la tensione può sciogliersi nei festeggiamenti.
Oltre a Gianangelo Bof, responsabile della Lega trevigiana, il primo big ad arrivare al K3, storico quartier generale del partito nella Marca, è stato Lorenzo Fontana, vicesegretario nazionale e segretario della Lega in Veneto. Proprio colui che parteggiava - per dovere di partito - per la lista Lega, quella con il nome di Salvini che arriva a raccogliere solo un terzo dei voti della lista Zaia. «Siamo davanti a un risultato storico che fa capire la qualità dell'amministrazione e la qualità del presidente mette in chiaro le emergenze, a cominciare da quella relativa al coronavirus, ma non solo, sono state gestite in modo egregio in Veneto. E alla fine Zaia è stato giustamente premiato».
DUALISMI NO
Forse ieri sera ha contribuito anche la musica sparata dalle casse sistemate sotto al palco, fatto sta che nella sede trevigiana della Lega non è stato sentito alcuno scricchiolio legato al risultato del derby partito-lista Zaia. «Abbiamo fatto le liste assieme al governatore, che siede nel direttorio. La lista Zaia non è una civica nei termini classici. Lo dimostra il fatto che è composta da leghisti sottolinea il segretario regionale per noi l'obiettivo è avere la maggioranza in consiglio regionale per garantire una buona amministrazione. E più voti prende la lista Zaia, più leghisti eleggiamo in consiglio».
Sono facce della stessa medaglia. Che però resteranno separate anche una volta formatasi la nuova assemblea della Regione. «Sarà come è stato negli ultimi cinque anni chiarisce Fontana pure l'altra volta sono rimasti due gruppi, per questioni interne, tecniche. Ma sono tutti della Lega».
Nel pomeriggio è giunto nella sede trevigiana l'assessore regionale uscente Federico Caner, seguito poi da Roberto Marcato. «Un risultato del genere mi ha sorpreso. Un conto è parlare del sentiment raccolto tra i cittadini. Altro è vederlo uscire dalle urne ammette Caner Zaia in questo momento rappresenta un po' tutti. Non solo il mondo del centrodestra, ma anche quello del centrosinistra. È questa la vera verità. È simile a ciò che è accaduto con il referendum sull'autonomia. In quell'occasione erano andati a votare anche molti del centrosinistra. Oggi il presidente Zaia ha catalizzato tutto questo consenso dato dalla capacità amministrativa».
LA SQUADRA
Caner legge in questo modo pure il derby tra la lista della Lega a quella personale di Zaia. «In realtà non è stato un derby. C'è stata la volontà di creare un'altra lista per far votare chi magari aveva difficoltà a livello ideologico a votare Lega. In questo modo hanno potuto comunque votare per Zaia tira le fila le persone inserite nella lista Zaia sono militanti della Lega. Alla fine i risultati si sommano. C'è una sola cosa che conta: siamo tutti della stessa squadra».
Adesso si apre già la partita riguardante la squadra. Quanti assessori ci saranno? E, soprattutto, da quali province arriveranno? «Il gruppo costituito da Fontana e Zaia è un bellissimo gruppo. Che una provincia abbia poi un assessore in più rispetto a un'altra non è quello che ci importa specifica Gianangelo Bof, segretario della Lega di Treviso l'unica preoccupazione è quella di mettere in piedi una bella squadra, che sarà sicuramente composta da persone capaci e competenti». Sempre assieme agli alleati del centrodestra? «A livello nazionale siamo nella grande famiglia del centrodestra. Ed è così che ci piace amministrare in tutti i territori, alle spalle c'è un progetto politico per i cittadini. E nel progetto, assieme a noi, ci sono anche gli amici di Fratelli d'Italia e di Forza Italia».
Nell'ordine, a quanto pare.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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