«Il Covid non esiste»: supplente no-vax ricoverata in rianimazione

Venerdì 17 Settembre 2021
IL CASO
TREVISO «Il Covid non esiste». Così diceva la maestra ai suoi alunni, invitandoli ad avvicinare i banchi e a togliersi, in classe, la mascherina. Esternazioni negazioniste che, lo scorso gennaio, portarono all'allontanamento dalla cattedra delle elementari Giovanni XXIII di Treviso Sabrina Pattarello, supplente 45enne residente nel Veneziano. La donna, convinta no vax, apparsa anche in alcune trasmissioni televisive, ora sta lottando contro il Coronavirus. Dopo il contagio, le sue condizioni si sono rapidamente aggravate, tanto da rendere necessario il ricovero in Terapia intensiva all'ospedale dell'Angelo di Mestre. «Di Covid muoiono solo gli anziani, e il vaccino, quello sì, è pericoloso» sosteneva la docente che non si è mai voluta immunizzare.
IL CASO
Il suo caso, emerso nel dicembre scorso, indignò l'Italia. I bambini che tornavano a casa avevano raccontato ai genitori delle continue esternazioni della docente e del fatto che, in classe, faceva loro togliere la mascherina. Vennero informati preside e rappresentanti, e alcuni genitori si presentarono persino davanti ai cancelli dell'elementare per protestare. La maestra no mask e no vax non faceva mistero delle sue opinioni sui social, e venne pure immortalata in un servizio mandato in onda su La7, a Piazza Pulita, dove scandiva che «il virus non esiste». Alle richieste della preside di indossare la mascherina rispose con un certificato medico che le consentiva di usare visiera e mascherina trasparente. Alcune famiglie erano pronte a ritirare i propri figli da scuola. Ma la docente venne spostata a mansioni di supporto in compresenza con altre colleghe, in attesa della decisione del Ministero. Che poco dopo stabilì che la 45enne aveva certificato titoli che in realtà non possiede: dichiarando di possedere un diploma magistrale che non aveva. Fatto, quest'ultimo, confermato dal Provveditorato di Treviso. Oltre alla questione giudiziaria, l'atteggiamento ondivago della supplente aveva provocato lo strappo con Comicost, l'associazione che aveva accettato di tutelare la sua posizione no mask e di difenderla. La vicenda poi sembrava essersi esaurita. Ma la notizia del ricovero in terapia intensiva ha riacceso l'angoscia dei genitori. «Ci siamo opposti in ogni modo alla sua presenza a scuola - affermano - e purtroppo avevamo ragione».
LE SOSPENSIONI
Intanto, nella Marca, venti maestre e maestri degli asili nidi paritari sono stati sospesi. Non hanno voluto vaccinarsi contro il Coronavirus e hanno rifiutato anche di sottoporsi ai tamponi per il Green pass. Il seguito è stato inevitabile: prima non sono stati ammessi nelle strutture e dopo cinque assenze ingiustificate è scattata la sospensione, con l'azzeramento dello stipendio.
Elena Filini
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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