Il convegno mezzo disertato e il doppio taglio del nastro

Lunedì 18 Ottobre 2021
L'EVENTO
dal nostro inviato
VERONA L'assessore veneto Federico Caner, trafelato: «Ministro, ma serve correre?». Stefano Patuanelli, sgambettante: «Sono un ex atleta, facevo la mezza maratona in un'ora e quindici». La cerimonia inaugurale di Vinitaly Special Edition è appena finita e il ministro pentastellato alle Politiche agricole alimentari e forestali del governo Draghi ha dato prova di tenacia e fair play: per mezz'ora è stato lasciato praticamente solo nell'auditorium della Fiera di Verona, la scaletta del programma era lunghissima, prima i saluti del presidente della Fiera Maurizio Danese, del sindaco Federico Sboarina e del governatore Luca Zaia, poi la presentazione di uno studio di Nomisma per Unicredit sul rating delle filiere agroalimentari italiane, quindi il dibattito moderato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. Il ministro Patuanelli era l'ultimo in scaletta e non ha battuto ciglio mentre la sala si svuotava: fuori Zaia (e intere file del salone, tutte quelle riservate alla Regione) per andare a inaugurare lo stand del Veneto, fuori il sindaco Sboarina, è finita che per una buona mezz'ora Patuanelli è rimasto praticamente solo, nella sua fila solo la deputata del M5s Francesca Businarolo. Se se l'è presa non l'ha dato a vedere, tant'è che, dopo aver chiuso la cerimonia inaugurale, il ministro ha raggiunto con l'assessore Caner, ritornato in fretta e furia nel salone, lo stand del Veneto per l'inaugurazione nazionale. «Ministro, abbiamo già fatto un taglio del nastro, ma era quello regionale», gli ha detto, sornione, il governatore Zaia. Patuanelli non si è fatto pregare e, prima di tagliare quel che restava del nastro tricolore, ha ricambiato la cordialità: «Durante la pandemia Zaia è stato esemplare, ha sempre dato un grande aiuto al governo, a prescindere dal colore di partito, ha dato sempre una mano per risolvere i problemi e per questo lo ringrazio di cuore».
I NUMERI
L'edizione speciale del Vinitaly 2021 continuerà per altri due giorni, oggi e domani, in attesa della 54ma edizione, l'anno prossimo, per la quale già si registra il tutto esaurito. A vendemmia 2021 ancora in corso, si trovano i segnali che il comparto vitivinicolo italiano sta già correndo più che nel 2019, l'anno prima del virus. Secondo un'analisi di Coldiretti, la riapertura delle attività di ristorazione in tutto il mondo proietta il fatturato del vino Made in Italy a livelli record, con un valore di oltre 12 miliardi a fine 2021, superando i risultati del periodo pre-pandemico.
In Fiera a Verona sono presenti 200 buyer provenienti da 35 Paesi, compresa la Cina. In programma 50 appuntamenti di degustazione e 12 convegni. Oggi il business forum Wine2wine, con 100 relatori internazionali e 1.500 operatori e manager. Un'analisi dell'Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sui dati doganali nei primi 7 mesi di quest'anno presso i 13 principali mercati della domanda di vino dà segnali più che incoraggianti: dopo un 2020 chiuso a 6,3 miliardi di euro, con una perdita a valore del 2,3% sul 2019, l'export di vino tricolore ha rialzato la testa, tanto che da Est a Ovest gli ordini parlano italiano.
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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