Il Contratto: un indagato non deve dimettersi

Sabato 20 Aprile 2019
Cosa dice esattamente il Contratto di governo sui moralità di ministri e sottosegretari? Ecco il testo: «Non possono entrare a far parte del governo soggetti che: abbiano riportato condanne penali, anche non definitive, per i reati previsti dalla legge Severino, nonché per i reati di riciclaggio, auto-riciclaggio e falso in bilancio; siano sotto processo per reati gravi (ad esempio: mafia, corruzione, concussione, etc.); appartengano alla massoneria o si trovino in conflitto di interessi con la materia oggetto di delega». Siri, che per ora è solo indagato, non ha quindi l'obbligo di lasciare che scatterebbe se venisse rinviato a giudizio.
I membri dell'esecutivo sottoposti a indagini - sempre secondo il contratto di governo - hanno un unico dovere. Quello di informarne i loro colleghi, sempre che siano a conoscenza del procedimento a loro carico. Nell'ultimo capoverso si legge: «Nel caso in cui siano a conoscenza di indagini o procedimenti penali a loro carico, i membri del governo dovranno fornire tempestive informazioni». Ed è su questo cavillo che fanno leva i 5Stelle: «Siri deve spiegare il motivo per cui ha proposto quegli emendamenti e deve farlo in fretta».
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