IL CONFRONTO
TREVISO «Ci è stato garantito che prima di Natale le discoteche

Venerdì 22 Ottobre 2021
IL CONFRONTO
TREVISO «Ci è stato garantito che prima di Natale le discoteche potranno tornare a riempirsi al cento per cento». L'orizzonte è tracciato da Maurizio Pasca. Ieri il presidente nazionale Silb-Fipe, il sindacato dei locali da ballo, ha partecipato all'incontro di settore nella discoteca Odissea di Spresiano (Treviso). La fiducia nella riapertura totale nasce dagli incontri avuti con i sottosegretari alla Salute, Pierpaolo Sileri e Andrea Costa. Dalla settimana scorsa i locali hanno potuto riaprire con il limite di capienza al 50%. E ora i gestori si attendono che il tetto possa salire almeno al 70% già tra la fine di questo mese e l'inizio del prossimo. Giannino Venerandi, patron dell'Odissea, va anche oltre: «Visto che facciamo entrare solo chi ha il Green Pass, sarebbe il caso di togliere l'obbligo delle mascherine». Sono essenzialmente tre le proposte messe sul tavolo dal mondo dei locali notturni: oltre al superamento del limite di capienza del 50% al chiuso, si punta sulla riduzione delle tasse; e poi anche sulla possibilità di sviluppare un piano di screening con il sostegno della Regione Veneto per creare delle discoteche sentinella, come succede nelle scuole, in modo da monitorare la diffusione del virus. Ieri Venerandi ha avanzato l'idea davanti a Manuela Lanzarin, assessore regionale alla Sanità. Lo stesso Venerandi ha già piazzato davanti all'Odissea un mezzo attrezzato per consentire ai propri clienti senza Green pass di fare il tampone prima dell'ingresso, a un prezzo inferiore ai 15 euro calmierati. Potrebbe diventare una linea comune? Si vedrà.
L'ASSESSORE
«Questo settore è stato fortemente penalizzato. Noi l'abbiamo sempre seguito. La parziale riapertura è già una cosa positiva spiega Lanzarin le discoteche, poi, possono diventare presidi molto importanti se si fanno interventi di sanità pubblica, come i tamponi, e interventi sull'uso di sostanze e alcolici. Così si vanno a intercettare anche altre criticità».
Un nodo sottolineato pure da una delle anime della notte: il principe Maurice, storico performer della galassia delle discoteche: «Questo lavoro ha un'utilità culturale e sociale straordinaria evidenzia si è visto che i giovani abbandonati a loro stessi nella scorsa estate hanno combinato di tutto. Senza nessun tipo di accompagnamento, i sensi volano e vanno».
Certo è che un anno di chiusura pesa. E molto. «Abbiamo già perso oltre l'80% del nostro fatturato», rivela Venerandi. Per gli artisti è andata pure peggio: «Abbiamo provato a reinventarci è lo sfogo della cantante Lara Agostini ma in questo periodo non c'è stato nessun margine». Non solo. La Silb si è spesa molto contro le attività abusive: le feste e i balli organizzati in modo alternativo mentre le discoteche erano chiuse. «E mi sono arrivate parecchie minacce con lettere anonime. Nell'ultima c'era un proiettile con una scritta: La tua morte si avvicina rivela Pasca questo per aver segnalato delle forme di abusivismo, come capitato con un circolo privato nella provincia di Macerata». La Digos gli aveva sconsigliato di recarsi a Spresiano. Ma lui non ha voluto mancare. E da qui ha rilanciato la richiesta di tagliare le tasse: «I ristori sono stati ben poca cosa rispetto alle perdite che il nostro settore ha subito e contiamo la più alta tassazione fiscale in Italia: 48 per cento. A fronte di questo abbiamo chiesto la riduzione dell'Iva dal 22 al 10% e l'eliminazione dell'imposta spettacolo del 16%».
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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