IL CASO
VENEZIA Vista la coesistenza di decreti nazionali, ordinanze regionali

Martedì 31 Marzo 2020
IL CASO
VENEZIA Vista la coesistenza di decreti nazionali, ordinanze regionali e provvedimenti comunali, era inevitabile che prima o poi scoppiasse il conflitto fra le diverse prescrizioni. Il caso è esploso domenica a Colfosco di Susegana, nel Trevigiano, dove il giovane imprenditore Paolo Zanin è stato sanzionato dalla polizia stradale con un verbale da 280 euro, pur essendo stato trovato a 150 metri dalla sua abitazione. Così ieri il governatore Luca Zaia ha annunciato la contromossa giuridica: «Stiamo scrivendo ai prefetti con la preghiera di approfondire il tema, perché per noi fino ai 200 metri da casa si può uscire per qualsiasi motivo, che sia prendere una boccata d'aria o fumare una sigaretta».
IL PARERE
L'ordinanza firmata da Zaia il 20 marzo prevede che possa stare «a distanza non superiore a 200 metri» chi svolge «l'attività motoria o l'uscita con l'animale di compagnia per le sue necessità fisiologiche». Ma la polstrada ha applicato il decreto entrato in vigore il 26 marzo, che consente solo spostamenti «motivati da esigenze lavorative, da situazioni di necessità o urgenza, da motivi di salute o da altre specifiche ragioni», senza precisare alcuna distanza. Ha commentato Zaia: «Non è uno stato di polizia, però ho visto dei verbali della polizia che ha multato delle persone non legittimamente, secondo il nostro ufficio legale. Hanno contestato l'uscita di casa, pur essendo all'interno dei 200 metri, per futili motivi. Invece per futili motivi si può uscire entro i 200 metri, in base all'ordinanza: per sgranchirsi le gambe, per fare due passi. Adesso noi scriviamo ai prefetti e faremo un parere, perché secondo noi la sanzione è impugnabile». Situazioni che però non vanno confuse con bel altre violazioni, come ha rimarcato lo stesso governatore, destinatario di frequenti delazioni: «Sono il ricettacolo delle foto di tutti i trasgressori: persone che fanno footing per i campi, gente che va in giro col cagnetto. Ormai so i segreti di tutti coloro che sono andati oltre i 200 metri...».
IL PROGETTO
Battute parte, Zaia ha anche annunciato «una patente per chi ha sconfitto il virus ed è diventato negativo». È infatti allo studio il progetto per un rientro graduale alla normalità. «Dobbiamo pensare a un soft landing (atterraggio morbido, ndr.). Dobbiamo prendere tutte le precauzioni, perché oggi abbiamo un caso di reinfezione che non ci piace e dobbiamo capire come avviene la reinfezione in un soggetto che era guarito. Quindi non è che alla fine dell'epidemia faremo dieci giorni di movida senza freni: si andrà avanti per gradi, con screening mirati e dismissione dell'utilizzo delle mascherine».
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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