IL CASO
VENEZIA Veneto, sarebbero circa 400 le piccole e medie imprese sotto

Giovedì 17 Ottobre 2019
IL CASO
VENEZIA Veneto, sarebbero circa 400 le piccole e medie imprese sotto controllo della mafia. Il dato emerge da uno studio dell'Università di Padova realizzato su dati giudiziari che vanno dal 2010 al 2018 pubblicato da Il Sole 24 ore. Ormai non si tratta più di casi isolati ed è già capitato in regione il caso di aziende escluse da appalti pubblici perché in odore di mafia.
L'allarme è dunque scattato e ha portato Confindustria Vicenza a organizzare un convegno oggi dal titolo inequivocabile: «La Piovra sul Nordest. Come le mafie stanno manipolando l'economia». «Ci sono evidenze della presenza della criminalità organizzata anche in questa provincia», ha avvertito il comandante della Guardia di Finanza di Vicenza colonnello Crescenzo Sciaraffa. I dati ufficiali per il Veneto parlano di un calo dei soggetti segnalati come affiliati ad associazioni mafiose (3 nel 2018 contro i 44 del 2014) ma di un aumento deciso degli estorsori, passati da 385 nel 2017 a 426 l'anno scorso. In calo le persone coinvolte in reati di riciclaggio, 259 contro 306, ma sono 41 i soggetti implicati in inchieste sull'impiego di denaro o beni di provenienza illecita.
APPALTI SOTTO LA LENTE
«Gli appalti e i subappalti in materia di opere pubbliche sono un settore ad alto rischio», ha riferito Sciaraffa. I grandi lavori in Veneto non mancano, dall'infinito Mose alla Pedemontana Veneta per arrivare ai prossimi cantieri per le Olimpiadi di Cortina Milano. Meglio accendere subito un faro su questo fenomeno e attivare tutti gli strumenti disponibili per rintuzzare l'assedio delle mafie alle Pmi che scontano la stretta delle banche.
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