IL CASO
VENEZIA «Mai detto che abbandoniamo le case di riposo, anzi, siamo

Lunedì 30 Marzo 2020
IL CASO
VENEZIA «Mai detto che abbandoniamo le case di riposo, anzi, siamo preoccupatissimi per le strutture che ospitano i nonni». Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, si è stupito delle reazioni dei gestori delle Ipab con dipendenti e familiari dopo che, sabato, ha puntualizzato che quelle per gli anziani non sono strutture regionali. «Siamo dalla parte degli ospiti e delle famiglie - ha detto ieri il governatore - Semplicemente, quando ho detto non sono strutture regionali, volevo specificare che non passasse l'idea che le mascherine sono una competenza della Regione e quello che succede di negativo è colpa della Regione».
I TAMPONI
«Stamane (ieri, ndr) abbiamo fatto una nuova consegna di tamponi nelle case di riposo e continueremo nei prossimi giorni - ha detto Zaia -. Dobbiamo evitare diventi una strage. Siamo a fianco delle gestioni delle strutture e dei familiari. Sappiamo che gli anziani ospiti sono i candidati ideali del virus. Li abbiamo riforniti di dispositivi di protezione individuale, non dal primo giorno perché non ne avevamo neanche per i nostri dipendenti, le mascherine sono cominciate ad arrivare da questa settimana. Adesso le mascherine stanno arrivando e le inviamo alle case dei riposo per il tramite delle Ulss». La Regione intende attuare uno screening nelle case di riposo e una assistenza specifica medico-sanitaria: «Domani speriamo di poter redigere un piano ad hoc e non escludiamo anche lo spostamento di alcuni pazienti delle case di riposo. Vedremo dove, in ospedale sarebbe il posto meno indicato. È anche vero che molte case di riposo molto diligentemente hanno fatto aree Covid per gli ospiti, invece in alcune c'è ancora commistione tra contagiati e negativi».
A ringraziare la Regione per l'intervento nelle Ipab è stato Vittorio Zanette, presidente del Comitato familiari della casa di riposo Fenzi di Conegliano: «Bene l'intervento con i tamponi». Intanto nella casa di riposo di Merlara, dove ci sono stati 21 morti, oggi arriveranno i sanitari dell'Esercito.
I GESTORI
Ieri hanno preso posizione Uneba Veneto, Uripa, Confcooperative Federsolidarietà, Lega Coop e Anffas: «Le nostre case di riposo - recita una nota congiunta - sono la casa di nonni e genitori di decine di migliaia di veneti. Donne e uomini che hanno costruito il Veneto di oggi. La difesa della loro vita e la protezione della loro fragilità sono un dovere morale di tutti. Alla Regione Veneto chiediamo di essere un alleato che condivide con noi l'impegno a favore dei più fragili, non un regolatore che nel momento dell'emergenza fa un passo indietro». Duplice l'appello: per le mascherine («Devono essere per tutti») e sul reclutamento del personale: «Governatore Zaia, non scenda dalla nave dei più fragili! E in ogni caso, noi non molleremo mai!».
Al.Va.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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