IL CASO
TRENTO Muore sbattendo la testa sul tetto di un treno mentre compie un'acrobazia

Sabato 4 Luglio 2020
IL CASO
TRENTO Muore sbattendo la testa sul tetto di un treno mentre compie un'acrobazia di parkour, la disciplina estrema che consiste nel tentare di superare ostacoli con salti in velocità. L'assurda tragedia, di cui è rimasto vittima un ventenne di origini romene residente a Pergine, è avvenuta lungo la linea della Valsugana Trento-Primolano (Vicenza).
Secondo una prima ricostruzione, l'incidente è avvenuto nella tarda serata di giovedì, ma solo ieri mattina il corpo senza vita del ragazzo è stato trovato incastrato in un vano del tetto del convoglio arrivato alla stazione di Primolano (Vicenza) dopo aver percorso poco più di 60 chilometri.
In base a quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, giovedì sera il giovane ed alcuni suoi amici hanno preso un treno a Pergine (Trento) e sono scesi alla vicina stazione di Levico. Quindi dopo aver trascorso un po' di tempo in paese, hanno deciso di tornare a casa prendendo il treno proveniente da Bassano.
All'improvviso il giovane, George Alexandru Ciobanu, è salito sulla pensilina della stazione. Nel frattempo gli amici, all'arrivo del treno, sono montati sul treno senza badare più al ragazzo che intanto era balzato sul convoglio sbattendo violentemente la testa. Scesi alla stazione di Pergine, i giovani sono tornati a casa senza chiedersi dove il loro amico potesse essere finito.
NESSUN DOCUMENTO
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ventenne, dopo il fatale balzo, è rimasto esanime sul tetto del treno che nel frattempo è arrivato al capolinea della stazione di Trento. Solo ieri mattina alle 5 il convoglio, rimasto fermo tutta la notte, è ripartito con destinazione Primolano. All'arrivo in stazione dopo un'ora e mezzo di viaggio, un impiegato delle ferrovie ha notato una gamba che sporgeva dal tetto e ha avvertito la polizia. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile di Vicenza, la Polfer e i vigili del fuoco, coordinati dalla Procura di Vicenza, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo che non aveva addosso né documenti né telefonino. La sua identificazione è stata possibile grazie agli accertamenti condotti dai carabinieri di Borgo Valsugana allertati ieri mattina dai parenti dello scomparso.
Pare che il giovane non fosse nuovo a questo tipo di disciplina estrema e che anche in passato abbia tentato di salire sul tetto dei treni in corsa. Giovedì sera un altro tentativo, un'altra bravata che questa volta è finita in tragedia.
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