IL CASO
NEW YORK «Partiamo dalle buone notizie, gli americani muoiono dalla

Giovedì 6 Maggio 2021
IL CASO
NEW YORK «Partiamo dalle buone notizie, gli americani muoiono dalla voglia di venire in Italia». Comincia così la conversazione con Peter Greenberg, forse il più noto scrittore e giornalista di viaggi negli Stati Uniti.
Stiamo cercando di capire come mai in questa tarda primavera la Grecia si stia popolando di turisti americani e di prenotazioni per l'estate e noi in Italia pensiamo ai 6 milioni di visitatori dagli Usa nel 2019 e non riusciamo a capacitarci davanti all'apparente abbandono di massa.
La risposta, ascoltando vari esperti del settore, sembra essere sempre la stessa: l'Italia rimane la destinazione più ambita, ma non fornisce la chiarezza e la sicurezza che i turisti richiedono. «Dovete ricordare che gli americani hanno poche vacanze ci spiega un operatore turistico di New York -. Spesso le programmano con mesi di anticipo. Ma l'Europa e l'Italia non hanno garantito quando apriranno le frontiere ai turisti, e come si può prenotare alla cieca?». La Grecia, sottolinea invece Greenberg, «ha bruciato tutti, ha aperto le frontiere a tutti i vaccinati e sta vincendo, come stanno vincendo la Spagna e l'Islanda, che hanno seguito la stessa strada». Un agente di viaggi a Miami, che preferisce non essere citato, e che si occupa sia di viaggiatori business che turisti, aggiunge: «I clienti delle aziende sono preoccupati dalla confusione perché le cose cambiano di regione in regione e temono che i loro viaggi rimangano impantanati in regolamenti locali, i turisti invece hanno paura del covid, vedono che la campagna vaccinale va a rilento e decidono di rimandare all'anno prossimo».
SI RIMANDA
Rimandare all'anno prossimo è stata anche la decisione di Daniela Stephanz Anderson, titolare della Alpine Adventure Agency, specializzata in tour di alto profilo: «I miei sono tutti clienti che hanno già viaggiato molto, e spesso già conoscono l'Italia. Sono benestanti, ma non sono giovani, devono stare molto attenti. Ho fatto un sondaggio presso di loro e ho visto che la stragrande maggioranza teme la mancanza di disciplina che gli italiani hanno manifestato dopo la prima vittoria contro il Covid, e quindi abbiamo deciso insieme di rimandare».
Non tutto è perduto però, l'Italia sarebbe ancora in tempo per recuperare una buona fetta del generoso turismo americano per l'estate. I suggerimenti non mancano: «Moltissimi americani sono vaccinati e vogliono venire, ma si scontrano con l'incertezza e la confusione italiane dice Greenberg -. Avete bisogno di fare chiarezza, ci vorrebbe che tutti gli operatori del settore turismo, dagli albergatori alle guide turistiche, si mettessero insieme e d'accordo per creare un protocollo di accoglienza che rassicuri il turista a 360 gradi. E che poi faceste una campagna a tappeto per farlo sapere al mondo».
L'Alitalia sta facendo la sua parte per i rapporti con gli Usa, con i suoi voli covid-tested da Kennedy, Newark e Atlanta, per Roma e Milano. Ma tutti gli operatori con cui abbiamo parlato confermano che c'è anche un'altra paura: quella di ammalarsi in Italia e rimanere bloccati lì. Soluzione? «Traete esempio dal Messico suggerisce Greenberg -. Perché tutti i voli sono al completo e gli alberghi sono pieni? Non solo perché ti fanno il test appena arrivi, negli alberghi stessi, ma anche perché se per caso ti ammali di Covid, ti garantiscono la copertura medica e l'assistenza a loro carico».
All'Enit, che segue il polso del turismo di giorno in giorno, ricordano poi che i turisti non hanno solo bisogno di conoscere gli orari di apertura dei negozi ma anche le regole per gli spostamenti interni, le misure di sicurezza nei treni, negli autobus: insomma il protocollo a 360 gradi. Anche all'Enit ci confermano che l'Italia rimane in cima ai desideri, tanto che Travel & Leisure aveva nominato il nostro Paese, Destinazione dell'anno per il 2021, e prevedono che il primo a riprendere sarà il turismo di lusso, quello che si può muovere subito non appena le frontiere sono aperte. Al turismo di lusso l'Enit dedica un webinar proprio oggi, al quale non a caso si sono iscritti ben 300 operatori turistici americani. Per attirare non solo i ricchi, Daniela Stephanz Anderson raccomanda invece di metterci della fantasia, per portare in Italia i giovani o coloro che i monumenti li hanno già visti. I suoi tour hanno sempre un tema centrale, puntato su qualche celebrità di un settore, dall'orticoltura ai tessuti, dalla cucina allo sport: «Chi ha un hobby di cui è appassionato è pronto a spendere, anche se non è ricco», ricorda.
Anna Guaita
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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