IL CASO
GERUSALEMME Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l'ambasciatore

Sabato 14 Luglio 2018
IL CASO
GERUSALEMME Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l'ambasciatore dell'Unione Europea per una «lavata di capo», dopo le critiche contro la controversa legge in discussione alla Knesset, legge che definisce Israele quale Stato-nazione del popolo ebraico. «L'Unione Europea non solo finanzia Ong che combattono contro lo stato d'Israele e finanzia costruzioni illegali, ma ora s'impiccia anche della legislazione israeliana», si legge nel durissimo comunicato diffuso dall'ufficio del primo ministro Netanyahu che annuncia la convocazione dell'ambasciatore europeo, l'italiano Emanuele Giaufret. «Apparentemente non hanno capito che Israele è un paese sovrano», continua il comunicato, nel quale si parla anche di non meglio specificate «ulteriori misure» che potranno essere adottate.
LE FRASI SOTTO ACCUSA
Al centro dello scontro vi è la controversa legge sulla nazione stato. Giaufret avrebbe detto che il provvedimento «odora di razzismo» e «allontana Israele dalle norme accettate nei paesi democratici». Sostenuto dal governo Netanyahu, che vorrebbe approvarlo a breve, il provvedimento è molto controverso. La Commissione europea ha subito precisato che l'ambasciatore convocato dal ministero degli esteri è «sostenuto pienamente».
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