IL CASO
BASSANO È morta dentro il camper in cui viveva, nell'area di sosta

Lunedì 20 Dicembre 2021
IL CASO
BASSANO È morta dentro il camper in cui viveva, nell'area di sosta per automezzi a Bassano del Grappa, con una ferita alla fronte, segno di un colpo violento probabilmente inferto da un oggetto. Ciò che si sa della morte di Giulia Rigon, 31 anni, ha potenzialmente le caratteristiche del femminicidio. Se è andata così, sarebbe la sessantesima vittima dall'inizio dell'anno. Vicentina dell'altopiano di Asiago, Giulia Rigon è stata trovata senza vita ieri mattina nel vecchio camper Fiat Arca bianco dove trascorreva le giornate insieme al compagno, un ventottenne di origine brasiliana. È stato lui a dare l'allarme, chiamando il 118 e sostenendo che la compagna fosse caduta. Ma le lesioni, dopo i primi riscontri medici, sembrerebbero incompatibili con le conseguenze di un impatto a terra, piuttosto con un colpo sferrato alla testa da un oggetto pesante. La Procura indaga per omicidio, il compagno è stato portato in caserma e interrogato a lungo prima dai Carabinieri e poi dal pm Serena Chimichi, dopo aver effettuato un sopralluogo nell'area del delitto. L'uomo, però, continua a ripetere che la morte di Giulia è dovuta alla caduta. La scena del delitto è una piazzola in via Capitelvecchio, alle spalle alcuni capannoni e qualche casa. Nel parcheggio, oltre al mezzo della coppia, sostano spesso altri camper, lasciati lì dai proprietari in attesa della bella stagione. Ma per Giulia e il suo compagno, entrambi senza fissa dimora, quel mezzo era la casa dove trovare riparo dal freddo dell'inverno. Secondo una prima ricostruzione, il camper pare fosse parcheggiato da circa un anno nell'area di sosta e la coppia aveva trascorso lì anche l'ultima notte. Sul posto, subito dopo l'allerta, sono arrivati i carabinieri di Bassano, con la scientifica e il medico legale. La donna, oltre al trauma cranico, aveva ferite da arma da taglio in varie parti del corpo.
EMERGENZA IN VENETO
E se il Veneto entra a pieno titolo nel 2021 nella tragica conta lista dei femminicidi, la provincia di Vicenza è stata quella con i numeri più alti. Da settembre, infatti, questo potrebbe essere il terzo femminicidio nel Vicentino, dopo quelli della nigerina Rita Amenze, uccisa dal marito a colpi di pistola il 10 settembre davanti all'azienda dove lavorava, a Noventa, e la 21enne Alessandra Zorzin, ammazzata con un colpo d'arma da fuoco in volto il 15 settembre, a Montecchio Maggiore dal fidanzato, Marco Turrin, che dopo la fuga si era suicidato.
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