IL BOLLETTINO
ROMA Gli esperti avevano avvisato che sarebbero arrivati ed eccoli,

Venerdì 26 Giugno 2020
IL BOLLETTINO
ROMA Gli esperti avevano avvisato che sarebbero arrivati ed eccoli, i nuovi focolai della pandemia in Italia. La sfida è isolarli e spegnerli in fretta, ma i cluster vanno aumentando in tutto il Paese, dalla val d'Ossola alla Liguria, dall'Emilia Romagna alla Campania. Con il ministro della Salute Roberto Speranza che spiega: «I piccoli focolai segnalati nelle ultime ore ci dicono che la battaglia non è ancora vinta e che serve gradualità e prudenza nelle prossime settimane». La situazione più grave a Mondragone, nel Casertano, dove si rischia lo scontro fisico tra italiani e migranti bulgari: questi ultimi occupano delle palazzine della ex Cirio e contestano la quarantena nella zona rossa istituita dopo la scoperta di 49 casi di Covid; alcuni positivi sarebbero fuggiti. Decine di residenti italiani si sono ammassati a un varco d'accesso e sono volate sedie e pietre dall'una e dall'altra parte, le forze dell'ordine schierate a dividerle. Altro focolaio alla Bartolini Corriere Espresso di Bologna, ditta che spedisce in tutto il mondo, con 64 positivi, due ricoverati e tampone per circa 370 persone.
E, come insegna anche l'esperienza dei focolai del Lazio, tutto questo comporta l'aumento dell'indice di trasmissibilità Rt: oggi dovrebbero essere rese note le nuove pagelle delle regioni e proprio il Lazio rischia di trovarsi per la seconda settimana consecutiva sopra l'1. È questo il rischio a qui vanno incontro Campania ed Emilia Romagna.
A MACCHIA DI LEOPARDO
C'è poi un nuovo focolaio in Liguria: in una Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) genovese sono 12 i positivi. I cluster si aggiungono a quello nuovo segnalato in Val d'Ossola (due casi, 13 contagiati) e a quelli dei giorni scorsi sempre nel Bolognese o a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, dove alcuni quartieri sono sono diventati off limits.
Le vicende di Mondragone e Bologna, in particolare, influiscono sui dati giornalieri sulla pandemia in Italia, per la prima volti elaborati e diffusi dal ministero della Salute dopo quattro mesi in capo alla Protezione civile. Il primo report parla di 296 nuovi casi, in aumento rispetto agli ultimi giorni, a fronte di una crescita dei tamponi, oltre 56 mila. Pesa anche il raddoppio della Lombardia, che passa da 88 a 170 nuovi infetti. I decessi sono 34, anch'essi in aumento rispetto a mercoledì, quando erano stati 30. I guariti giornalieri sono 614, le terapie intensive scendono ancora di 4, portando i pazienti ricoverati in rianimazione a quota 103.
Situazione generale che appare sostanzialmente stabile, ma secondo la Fondazione Gimbe la riduzione dei pazienti ricoverati e la frenata nell'aumento dei nuovi casi di Covid-19, «è condizionata dal netto calo dei tamponi diagnostici, quasi 27mila in meno rispetto alla settimana precedente, ovvero il 12,4%». Per l'organizzazione indipendente presieduta da Nino Cartanellotta una decina di focolai segnalati nell'ultima settimana dimostrano che il virus continua a circolare. Per arginare i focolai è necessaria un'azione efficace di tracciamento dei positivi e dei loro contatti, per la quale sarebbe preziosa la App Immuni, scaricata però da un numero ancora troppo basso di persone, meno di quattro milioni.
ISOLA FELICE
Intanto in Veneto, il numero di tamponi ha raggiunto quota 907.633, superando dunque quota 900.000 e i ricoverati continuano a scendere, con le terapie intensive stabili a quota 11, con un solo attualmente positivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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