IL BLITZ
PORDENONE «Se salta l'ospedale di Pordenone, salta tutta questa

Giovedì 16 Dicembre 2021
IL BLITZ
PORDENONE «Se salta l'ospedale di Pordenone, salta tutta questa messinscena, salta l'obbligo nelle scuole, nella polizia e nelle forze dell'ordine». Nel giorno in cui scatta l'obbligo vaccinale per scuola e comparto della sicurezza, in un audio acquisito dalla Polizia si sente un farmacista in servizio all'ospedale Santa Maria degli Angeli chiamare a raduno il popolo no vax e no green pass davanti alla struttura sanitaria di Pordenone. Obiettivo? Avere il loro supporto durante un incontro con la direzione e «far crollare il castello» di «ricatti» e «menzogne». Ieri l'audio è stato intercettato dalla Digos di Pordenone alle 7 del mattino, insieme a serie di post apparsi durante la notte sui social. La sensazione degli investigatori è che dopo la provocazione dell'8 dicembre davanti al Sacrario di Repiduglia, la galassia no vax potesse alzare l'asticella, occupare l'ospedale, e che eventuali infiltrazioni da parte di Forza Nuova potessero trasformare la manifestazione in un assalto, come è successo alla sede romana della Cgil.
CACCIATO
L'appuntamento era alle 9.30. Ospite del raduno il portuale triestino Stefano Puzzer, che dopo aver ripetuto al centinaio di manifestanti arrivati anche da diverse località del Veneto, soprattutto dal Trevigiano, che «bisogna resistere» e «che la gente come noi non molla mai», è stato invitato a raggiungere la Questura. All'Ufficio misure di prevenzione lo aspettavano per notificargli un foglio di via da Pordenone. Il questore Marco Odorisio lo ha allontanato dalla città per i prossimi tre anni. L'ormai leader della galassia no vax viene identificato come un istigatore alla disobbedienza delle leggi. E la sua presenza, in una città dove dal 24 luglio si sono tenute una ventina di manifestazioni, secondo la Polizia di Stato potrebbe essere fonte di tensioni sociali.
LA PROTESTA
A innescare il raduno non autorizzato sarebbe stata una circolare del direttore dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, Joseph Polimeni. Secondo gli organizzatori del blitz, ci sarebbe stata una disparità di trattamento tra gli operatori sanitari sospesi e gli amministrativi che possono accedere al luogo di lavoro con Green pass da tampone. Un equivoco che Polimeni ieri ha subito chiarito. Il tenore delle conversazioni intercettate dalla Digos avrebbero avuto altro tenore e la circolare sarebbe stata un pretesto. «L'obiettivo era l'ospedale - conferma il questore Marco Odorisio . Abbiamo sventato un'azione di forza». Nel giro di un'ora è stato organizzato un servizio di ordine pubblico dislocato su tre possibili obiettivi. Sessanta poliziotti - oltre ad alcune pattuglie di Carabinieri e Guardia di finanza - sono stati schierati davanti all'ospedale, al centro vaccinale della vicina Cittadella della salute e all'ingresso della sede Asfo di piazza del Portello.
I CONTROLLI
Alle 9.30 sono arrivati i primi manifestanti, subito bloccati dai poliziotti nel piazzale dell'ospedale, identificati e invitati ad allontanarsi. Un irriducibile, che non indossava la mascherina e non voleva esibire i documenti di identità, è stato accompagnato in Questura e ha rimediato una sanzione per la violazione della normativa anti Covid. A tutti gli altri verrà contestata la violazione dell'articolo 18 del Testo unico, ovvero di aver organizzato una manifestazione in un luogo pubblico senza chiedere l'autorizzazione al Questore. La manifestazione, svuotata dell'effetto sorpresa, a quel punto non ha creato tensioni. I no vax stazionavano nel piazzale, attorniati da poliziotti in divisa e in borghese, attirando la curiosità ma anche la contrarietà dei tanti utenti dell'ospedale cittadino. Il sit in è andato in onda anche su Facebook grazie a uno dei manifestanti che faceva da telecronista e raccoglieva testimonianze. «La star del web arriva presto», assicurava al popolo no vax in attesa del ritardatario Puzzer. Qualcuno non ha mancato di esternargli il suo stupore per lo schieramento di poliziotti. «Chi ha organizzato? - si è chiesto contrariato - I poliziotti sapevano tutto, anca le anime... cosa, come e perché». Non importa, perché l'obiettivo era fare qualcosa di clamoroso e finire sui giornali. Perché la manifestazione - rimarca l'autore dei video - «sarà pubblicizzata a livello nazionale».
Cristina Antonutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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