I SERVIZI EDUCATIVI
VENEZIA Dopo i lunghi mesi del lockdown e la graduale attivazione

Venerdì 14 Agosto 2020
I SERVIZI EDUCATIVI
VENEZIA Dopo i lunghi mesi del lockdown e la graduale attivazione dei centri estivi, dal 1° settembre in Veneto ripartiranno i servizi educativi per la fascia 0-6. La riapertura degli asili nido e delle scuole dell'infanzia è prevista dall'ordinanza firmata ieri dal governatore Luca Zaia, «nel rispetto delle linee guida» fissate a livello nazionale e recepite in ambito regionale, al tavolo composto da Anci, Fism, Assonidi, Cooperazione Sociale e Aninsei. «Un importante obbiettivo finalizzato non solo a conciliare il tempo vita-lavoro, ma anche e soprattutto a tutelare il benessere dei minori», ha osservato l'assessore Manuela Lanzarin (Sanità e Sociale).
IL RAPPORTO
Mentre il ministero dell'Istruzione si arrovella ancora attorno alle condizioni della ripartenza dalle elementari in su, d'intesa con il Governo la Regione ha già sciolto il nodo dei numeri, che non saranno più quelli ridotti dei Grest. Nidi e materne avranno «lo stesso rapporto educatore-bambini antecedente all'epidemia sanitaria»: una maestra ogni 8 piccini sopra i 12 mesi, una ogni 29 dai 3 anni in avanti. «Questo ha specificato l'assessore Lanzarin per garantire la sostenibilità del servizio da parte dei gestori e assicurare l'iscrizione a tutti i bambini».
LE REGOLE
L'uso della mascherina sarà obbligatorio per gli educatori, ma non per i bimbi. Di rigore sarà invece la misurazione quotidiana della temperatura per tutti. In caso di bel tempo, saranno favorite le attività all'aperto. Saloni, atrii e laboratori potranno essere riconvertiti in luoghi dedicati per accogliere gruppi di relazione e di gioco stabili e distinti, così da evitare la promiscuità fra comunità diverse e accelerare il tracciamento dei contatti in caso di positività.
Zaia e Lanzarin hanno sfatato le dicerie sul presunto isolamento dei piccoli contagiati: «La gestione dei casi sospetti o confermati sarà disciplinata da un documento in corso di elaborazione da parte dell'Istituto superiore di sanità. Ad ogni modo riteniamo che verrà seguito il buon senso: chiameremo i genitori e ci metteremo a disposizione per i tamponi». Saranno mantenuti la fascia oraria della pre-accoglienza e il prolungamento del servizio per supportare i genitori lavoratori, «con una attenzione maggiore verso l'igienizzazione degli ambienti, delle superfici e dei materiali». Gestori e famiglie sottoscriveranno il Patto di corresponsabilità già sperimentato in estate.
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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