I DISAGI
PALMANOVA (UDINE) Rallentamenti, tir in colonna, schianti, mezzi di

Giovedì 4 Giugno 2020
I DISAGI
PALMANOVA (UDINE) Rallentamenti, tir in colonna, schianti, mezzi di soccorso in azione. Una giornata di flash back quella vissuta ieri in A4 tra Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale, come ai tempi pre-coronavirus. Manca ancora un 20% di transiti per recuperare i numeri di 12 mesi fa ma sarà questione di giorni. E pensare che sino a due settimane fa il traffico era sceso sino all'80 per cento.
LA GIORNATA
Le prime code di mezzi pesanti in autostrada si sono iniziate a registrare ieri mattina attorno alle 6.30, guarda caso nel primo giorno di riapertura dei confini regionali. Diverse concause hanno portato ad una serie di rallentamenti dei flussi, a partire dal tratto compreso fra Redipuglia e San Stino di Livenza in direzione di Venezia, oltre che nello snodo A4/A23 tra Udine Sud e Palmanova. Le tre giornate di ponte, infatti, hanno fermato la consegna delle merci, che è ripresa ieri con conseguente incremento dei transiti di camion e autoarticolati.
A ciò si sono aggiunti i cantieri attivi per la realizzazione della terza corsia, in particolare quelli che hanno imposto uno scambio di carreggiata tra San Giorgio di Nogaro e Latisana. Proprio le deviazioni attivate in questi giorni per consentire di ultimare gli interventi, tra cui la stesa dell'asfalto drenante, hanno inevitabilmente reso meno scorrevole la circolazione.
I SINISTRI
Accanto alle auto e ai tir a passo d'uomo, non sono poi mancati gli incidenti. Come ai vecchi tempi. Il più grave si è verificato poco prima delle 13.30 tra Portogruaro e San Stino di Livenza, sempre in direzione di Venezia. Coinvolti tre camion. Uno dei tre autisti è rimasto incastrato nella cabina. Le sue condizioni sono serie, ma l'uomo non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, anche dal comando di Pordenone con una autogru, ma fortunatamente non si è resa necessaria la chiusura dell'autostrada.
Il secondo sinistro è avvenuto poco dopo le 16 fra San Giorgio di Nogaro e Latisana, sempre in direzione di Venezia, coinvolgendo quattro mezzi pesanti. Non ci sono stati feriti gravi e il traffico ha potuto scorrere, seppur lentamente, in corsia di sorpasso. Le code però nel frattempo sono tornate ad accumularsi, in due tratte distinte, intervallate da 10 chilometri l'una dall'altra.
I NUMERI
«È successo quello che succede ogni anno in questo periodo spiegava in mattinata Davide Sartelli, direttore d'esercizio di Autovie Venete solo che stavolta i numeri sono inferiori, per il momento. La ripresa in massa dei transiti commerciali dopo il ponte del 2 giugno, sommata alla riapertura dei confini, ha rimesso in marcia molti tir. Se teniamo conto che solo due mesi fa avevamo perso l'80% di traffico generale e il 58% di mezzi pesanti, oggi siamo scesi al -20%. Sulle congestioni registrate c'è da sommare anche l'elemento di disturbo dei cantieri che proprio nel segmento compreso tra San Giorgio e Latisana sta procedendo con gli scambi di carreggiata. Proprio da lì è partita la prima coda di giornata».
Il punto più basso è stato toccato nella settimana compresa fra il 30 marzo e il 5 aprile, quando i transiti registrati sono stati 182.787 a fronte degli 847.515 del 2019, con una flessione del 78,43%. Da quella data è cominciata una lenta ma costante ripresa, che a partire dal 20 aprile si è fatta più intensa. Nella settimana compresa fra il 4 e il 10 maggio, i transiti sono stati complessivamente 394.605, mentre ieri secondo le prime stime sono tornati su un livello di circa 690.000. E sono in aumento.
R.U.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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