I democrat alla prova

Giovedì 15 Agosto 2019
LA GIORNATA
ROMA I renziani lo vanno ripetendo: il governo che nascerà con il Movimento 5 Stelle dovrà avere solidi base politiche, dentro dovranno esserci anche i leader dei partiti, Luigi Di Maio compreso. Addirittura c'è chi fa circolare l'idea che nel nuovo esecutivo rosso-giallo dovrebbe avere un posto da vicepremier anche lo stesso Nicola Zingaretti, scenario hot che porterebbe a un effetto domino anche alla Regione Lazio dove, al contrario, potrebbe esserci un altro risultato: se Zingaretti continuerà a fare il governatore, allora il nuovo dialogo nazionale con i pentastellati potrebbe favorire la sintonia su alcuni temi alla Pisana.
CAMBIAMENTO
Ma restando all'immediato, le idee di Nicola Zingaretti su una ipotetica formazione di un esecutivo con i grillini, sono molto differenti da quelle di Renzi. Secondo il segretario dem il rinnovamento rispetto al governo Conte dovrebbe essere totale: a parte i tecnici, tutti i ministri politici che hanno governato con Salvini dovrebbero svuotare i cassetti. Luigi Di Maio compreso. Zingaretti lascia trapelare diffidenza rispetto alla possibilità che si arrivi davvero al governo di legislatura di cui tutti parlano dopo l'accelerazione di Goffredo Bettini seguita alla proposta di Renzi. Il segretario Pd ha anche un'impellenza: arrivare alla direzione convocata per mercoledì prossimo, dopo le comunicazioni di Conte, con un Pd il meno diviso possibile, cosa non proprio semplicissima vista la specialità della casa. Ad oggi contro il patto con i 5 Stelle c'è soprattutto la freddezza di Paolo Gentiloni. Si aggiunge la campagna martellante di ieri su Twitter di Carlo Calenda, uno dei fautori del mai con i grillini, che tuona: «Per quello che vale non intendo accodarmi». Più in generale, per sostenere una operazione così traumatica come quella dell'alleanza con un Movimento che per anni ha concentrato l'attività dei suoi social media manager su meme, slogan e messaggi a senso unico contro il Pd, serve che Zingaretti non si ritrovi con il partito spaccato e in andamento sparso.
GOVERNICCHIO
Anche per questo motivo le parole d'ordine che diffonde l'entoruage del segretario dei dem sono sempre le stesse: siamo pronti ad andare al voto (dal domani al via la campagna voltiamo pagina, l'Italia è più bella), siamo pronti alla mobilitazione per la campagna elettorale, non siamo disponibili a operazione di corto respiro (la nuova parola dell'estate è governicchio, visto come risultato raffazzonato e devole da evitare), aspettiamo cosa decideranno di fare prima Conte e poi, in caso di dimissioni del premier, il capo dello Stato. Sui programmi che dovranno rappresentare il collante non sarà semplice trovare un punto d'incontro. Sul reddito di cittadinanza ci possono essere margini di trattativa, ma se si dovesse tornare a parlare di Tav ad esempio cosa succederà?
FIDUCIA
Le trattative tra i mediatori dei due schieramenti non si fermano (Franceschini e Rosato, tra i più attivi), ma resta una vocina che risuona nelle teste dei Dem, soprattutto tra quelli più vicini a Zingaretti: ci si può fidare del Movimento 5 Stelle? Dalle fila dei pentastellati ripetono che con Salvini è tutto finito e il rapporto non è recuperabile, ma il timore che poi alla fine ci possa essere una bizzarra ricucitura con la Lega resta. «Ne abbiamo viste tante in questa legislatura», avverte un Dem di lungo corso. Anche questo spiega la prudenza massima di Zingaretti di queste ore. Chi invece sembra essere stato galvanizzato dalla crisi annunciata dall'altro Matteo, è Renzi. E ieri su Facebook ha rilanciato la petizione per chiedere le dimissioni di Salvini da ministro dell'Interno. Scrive l'ex presidente del Consiglio: «Capitan Fracassa vuole tenersi stretta la poltrona. Avevamo iniziato con i Comitati d'Azione Civile a raccogliere firme per le dimissioni di Salvini. Siamo quasi a quota 40.000. Riprendiamo e arriviamo entro il 20 agosto almeno a 50.000 firme».
Mauro Evangelisti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci