I DATI
VENEZIA In Veneto novecentoventisei positivi in un giorno. È il numero

Domenica 18 Ottobre 2020
I DATI
VENEZIA In Veneto novecentoventisei positivi in un giorno. È il numero più alto di contagi mai registrato dall'inizio della pandemia, neanche nei momenti più critici, la scorsa primavera tra marzo e aprile, si era sfiorato il migliaio di casi come invece è successo ieri. Intanto il governatore Luca Zaia, proprio nel giorno in cui ha varato la nuova giunta, ha escluso di firmare «al momento» ordinanze restrittive come quella del collega Attilio Fontana in Lombardia. «Bisogna vedere come evolve la situazione epidemiologica, stiamo ragionando tra tutti noi governatori - ha detto Zaia - Ma al momento non ho in animo di emettere provvedimenti restrittivi». In realtà ieri Zaia ha firmato un'ordinanza, ma solo perché le precedenti che regolano le attività di ristoranti, palestre, scuole, erano in scadenza. Va da sé che un decreto nazionale più restrittivo farebbe decadere le indicazioni regionali.
IL QUADRO
L'ordinanza firmata ieri da Zaia proroga fino al 13 novembre le precedenti disposizioni. Un esempio: massimo mille persone per gli spettacoli all'aperto. Oppure: fornitura di 50 test antigenici a ciascun medico e a pediatra di base che accetti di fare il tampone ai propri pazienti. E ancora viene ribadito che le attività di ristorazione, servizi alla persona, commercio su aree pubbliche sono consentite. Insomma, sono le vecchie ordinanze che vengono prorogate ma che da un momento all'altro potrebbero saltare se a Roma dovessero decidere nuove misure per limitare i contagi. Tra l'altro, l'ordinanza chiarisce che nelle case di riposo sono le rispettive direzioni a stabilire se e come far accedere i visitatori. Tant'è, al momento il Veneto ritiene che la situazione sia stabile anche se l'indice di trasmissione Rt è 1.15. Sulla base dei dati accertati in data 17 ottobre 2020 da Azienda Zero - recita l'ordinanza di Zaia, aggiornata al bollettino di ieri mattina - la situazione del contagio da Covid-19 registra nel territorio regionale 8326 soggetti attualmente positivi, 328 ricoverati positivi in ospedali per acuti in area non critica e 43 ricoverati positivi in terapia intensiva, in crescita, su una disponibilità di posti di terapia intensiva di 464 posti base e un totale di 825 posti di terapia intensiva disponibili per contagio Covid-19, con conseguente adeguatezza dell'offerta di strutture sanitarie pubbliche per far fronte ad ogni esigenza sanitaria inerente alla gestione del contagio. Tradotto: in Veneto non c'è emergenza sanitaria. Ma è indubbio che i contagi sono in crescita.
I DATI
Il raffronto tra il bollettino delle 17 di ieri e quello delle 17 di venerdì indica non solo un aumento di 926 contagi dall'inizio della pandemia, ma anche una considerevole crescita delle persone attualmente positive: da 8.326 a 9.088, +762 in un giorno. In Veneto ci sono stati altri 4 decessi, per un totale di 2.250 vittime dal 21 febbraio a ieri. E, pian piano, crescono anche i letti occupati nei reparti di terapia intensiva: adesso sono 52 (+3) di cui 44 (+2) con pazienti positivi al Covid. In Veneto le persone attualmente in isolamento domiciliare sono 14.251 di cui 5.042 positive. In pratica uno su tre di chi è in quarantena è contagiato.
FRIULI VENEZIA GIULIA
La settimana appena trascorsa ha visto in Friuli Venezia Giulia un sostenuto incremento dei casi di coronavirus. In sette giorni i nuovi contagi sono aumentati di oltre il 50%. Dall'11 ottobre a ieri in regione sono stati registrati 616 positivi (in media +88 casi al giorno), contro i 393 rilevati dal 4 al 10 ottobre (in media +56 al giorno). I ricoverati in terapia intensiva sono passati da 5 a 13. In crescita anche i ricoverati con sintomi, passati dai 22 di domenica scorsa agli attuali 49. Tre i decessi registrati negli ultimi sette giorni. E la Regione sta valutando anche la situazione di Sappada, dove ci sono 10 focolai.
I TAMPONI
E mentre in Emilia-Romagna domani inizierà la distribuzione di test sierologici gratuiti e rapidi (i cosiddetti pungidito) in farmacia, il Veneto con il dottor Roberto Rigoli, primario della Microbiologia di Treviso, sta lavorando sui tamponi rapidi in autosomministrazione. «Nei prossimi giorni ci possono essere delle novità», ha detto Zaia.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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