L'UDIENZA
ROMA Le manette ai polsi e alle caviglie, i piedi nudi, la tunica bianca

Domenica 17 Marzo 2019
L'UDIENZA
ROMA Le manette ai polsi e alle caviglie, i piedi nudi, la tunica bianca da carcerato. E un gesto di sfida: lo sguardo fiero e il saluto dei suprematisti bianchi fatto con la mano destra, pollice e indice uniti in cerchio, un ok capovolto. Nessuna parola, nessun segno di pentimento, nemmeno durante l'udienza di fronte al giudice, affiancato da due poliziotti. La prima, dopo la strage di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante la quale il ventottenne australiano Brenton Tarrant ha ucciso cinquanta persone (l'ultima vittima è deceduta ieri) in due moschee, durante l'ora di preghiera.
Una carneficina 2.0, in diretta Facebook: Tarrant ha ripreso la mattanza con una GoPro installata sull'elmetto militare che indossava. Ieri, nel tribunale di Christchurch, l'australiano è stato accusato di omicidio plurimo. Tra le vittime uccise venerdì anche un bambino di 3 anni. Altre quarantotto persone sono rimaste ferite. Le autorità neozelandesi potrebbero formulare altri capi d'accusa. Mentre il giudice disponeva la detenzione provvisoria fino alla prossima udienza, che si terrà il 5 aprile, Tarrant ha rivolto un gesto di scherno ai fotografi. L'avvocato non ha presentato richiesta di libertà su cauzione.
I COMPLICI
Il magistrato ha anche sottolineato che «ci saranno altri imputati». Il riferimento è ai presunti complici di Tarrant: 3 sono stati arrestati con lui; uno è già stato rilasciato. Il terrorista è stato fermato 36 minuti dopo il primo allarme. Nella sua auto c'erano altre armi: gli inquirenti sono sicuri che «la sua intenzione fosse quella di continuare l'attacco».
Tarrant non aveva precedenti, ma progettava l'attentato da due anni. Era ossessionato dall'idea che i musulmani stessero cercando di invadere il mondo. È tutto scritto nel manifesto ideologico di 74 pagine che ha pubblicato sul blog 8chan, lo stesso in cui ha postato il link per seguire la diretta streaming della strage.
LA MAIL
Dieci minuti prima della carneficina, l'australiano aveva inviato all'ufficio della premier Jacinda Ardern una mail con allegata una copia del documento. Il messaggio, spedito a una settantina di destinatari, tra i quali lo speaker del parlamento, era scritto come se tutto fosse già avvenuto. La premier ha sottolineato che l'attentatore era in possesso di 5 armi acquistate con regolare permesso nel 2017. La Ardern ha quindi promesso una «pronta risposta»: il primo impegno del governo è una riforma della legge sul possesso delle armi da fuoco.
Nel frattempo è stato confermato che Tarrant è stato alla fine del 2016 e nel 2017 in Croazia e in Bosnia-Erzegovina. Il procuratore generale bulgaro Sotir Tsatsarov ha reso noto che il terrorista aveva visitato i Balcani fra il 2016 e il 2018, fermandosi nelle località legate alle battaglie tra cristiani e ottomani. Mentre il presidente Aleksandar Vucic smentisce collegamenti del killer con la Serbia.
Mic. All.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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