Esplosione a Parigi, Angela operata per salvare la gamba

Lunedì 14 Gennaio 2019
LA TRAGEDIA
PARIGI È andato bene il secondo intervento, effettuato in una struttura specializzata di chirurgia vascolare, alla gamba sinistra per Angela Grignano, la ragazza italiana di 24 anni che lavora nell'hotel Ibis, rimasta gravemente ferita sabato nell'esplosione causata da una fuga di gas in una boulangerie nella zona dell'Opera, a Parigi, dove hanno perso la vita quattro persone: due pompieri, una turista spagnola e una donna il cui cadavere è stato trovato ieri mattina sotto le macerie dell'edificio della rue Trevise. I feriti sono una cinquantina, fra i quali 10 in gravi condizioni.
Un'operazione complessa durata oltre sei ore. «I medici ci hanno rassicurato che l'operazione è andata più che bene, sono molto contenti e ottimisti. Siamo commossi da come il Signore ha ascoltato le preghiere di tutte le persone che hanno pregato per Angela, e come questo affetto ci sta sostenendo e ha condotto le mani dei medici», dice Giuseppe Grignano, il fratello sacerdote di Angela. «Ci hanno detto che sono riusciti a ricostruire tessuti e arterie più di quanto immaginavano e sono molto soddisfatti». Il prete rassicura anche la comunità diocesana di Trapani, con cui è sempre rimasto in contatto: «Nel pomeriggio siamo andati con tutta la mia famiglia a celebrare la messa in comunione con la missione cattolica italiana di Parigi, pregando intensamente per Angela. Al rientro il Signore ci ha accarezzato con la sua grande misericordia e amore».
«Era rimasta una sola arteria ad irrorare la zona sotto il polpaccio», aveva riferito stamani il fratello, raggiunto al telefono, da Parigi, dove è giunto assieme ai genitori con un volo messo a disposizione dal Consolato italiano. «Nonostante il lungo intervento chirurgico - aveva detto padre Giuseppe - i medici non sono riusciti, per le gravissime lesioni all'arto, a ripristinare la circolazione sanguigna. E purtroppo dalla gamba martoriata Angela continuava a perdere sangue». I medici erano stati piuttosto cauti e riservati e al fratello avevano riferito che «è in atto una forte infiammazione all'arto», che potrebbe avere pesanti ripercussioni sulle condizioni generali della paziente».
La giovane è stata tenuta in coma farmacologico, ma prima del secondo intervento, quando i medici hanno diminuito i farmaci per vedere la reazione della paziente, la ragazza ha aperto gli occhi, incrociando lo sguardo della nonna che in quel momento era al suo capezzale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci